Le zanne velenifere di un maschio di Vipera aspis atra del mio allevamento.
La composizione del veleno dei serpenti è relativamente ben studiata. Si sa che il veleno viene prodotto da quella ghiandola che negli altri vertebrati è la ghiandola parotide. In parole povere possiamo dire che il veleno dei serpenti è una saliva modificata.
La composizione del veleno è composta da vari enzimi, proteine e zootossine, ognuno dei quali ha un’azione specifica. Alcuni enzimi agiscono sui tessuti per permettere ad altri enzimi di poter agire. Grossolanamente possiamo dividere i veleni dei serpenti in due grosse categorie: ad azione neurotossica e ad azione emotossica. Le molteplici sfaccettature e combinazioni sarebbero da approfondire in altra sede.
La vipera ha un veleno principalmente emotossico, cioè agisce sui tessuti e sul sangue, ma è pure composto da sostanze con azione neurotossica. Questa combinazione permette al serpente di immobilizzare rapidamente la sua preda, e iniziare il processo di digestione. Vista la vasta distribuzione geografica di alcuni serpenti, alcuni studi hanno dimostrato una differenza, anche notevole, della composizione del veleno nel seno della medesima specie. Probabilmente la composizione del veleno è influenzata/adattata al tipo di preda che viene cacciata.
Veleni emotossici hanno forse un’azione più rapida sui mammiferi (es. topi) che non sui rettili (es. lucertole). Il serpente si è quindi evoluto (e/o selezionato) specializzandosi al territorio in cui vive e quindi alla sua preda preferenziale.
Diverso tempo fa fui contattato da una signora che è stata morsicata da una Vipera aspis atra in una valle ticinese. Malgrado fossero passati vari mesi dall’accaduto la signora presentava ancora dei problemi legati al morso del serpente. Vari sintomi fanno pensare ad un’azione neurotossica del veleno, cosa solitamente limitata nei casi di morsicatura di questa specie. Dopo varie ricerche la signora è venuta a conoscenza di alcuni studi fatti in Francia su delle popolazioni di Vipera aspis aspis in cui è presente nel veleno un certo numero di enzimi neurotossici. Queste particolarità del veleno non sono state riscontrate in altre popolazioni vicine.
Per poter avere un dato chiaro sulla composizione del veleno di questa popolazione ticinese di vipera, si è deciso di effettuare dei prelievi di veleno su diversi individui presenti in quella zona. L’operazione è indolore per il serpente. Lo si fa morsicare in un piccolo recipiente e si raccoglie il veleno da analizzare. La vipera viene, subito dopo il prelievo, rilasciata esattamente dove è stata trovata.
I campioni di veleno verranno analizzati all’Università di Losanna per poterne decifrare la composizione e capire se effettivamente vi è una presenza di neurotossina e in che misura è diversa da altri veleni già analizzati.
Comparando i risultati e analizzandoli potremo forse capire da cosa queste variazioni della composizione del veleno sono influenzate. Forse potremo capire quale sia il vantaggio per la vipera avere un veleno con una determinata azione predominante su altri effetti. Non da ultimo, questi risultati potranno aiutare ad agire in modo più corretto su pazienti morsicati da vipere in determinati territori.
Questo studio è diretto e supervisato da Michel Ansermet, direttore del Vivarium di Losanna, che ringrazio per l’aiuto e i consigli.
Per illustrare un po' come si svolgono questi prelievi di veleno metto alcune fotografie scattate da Matteo Di Nicola e un piccolo filmato realizzato da Patrick Scimè .
Alla fine dell'operazione, si lascia la vipera tornare nel suo habitat.
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