L'inverno secco e mite seguito da una primavera altrettanto arida ha conseguenze non solo su noi umani, ma tutta la natura ne risente.
Generalmente i rettili si attivano dopo le pioggerelle di fine inverno, quelle precipitazioni seguite da giornate miti e soleggiate, tipiche della seconda metà di febbraio.
Quest'anno l'assenza di queste piogge ha frenato un po' lo slancio vitale dei rettili, non concedendomi molte osservazioni. La necessità di riprendere l'attività e di riattivare il metabolismo ha comunque spinto lentamente lucertole e serpenti ad abbandonare i loro rifugi invernali ed esporsi al sole.
Ora sarà interessante osservare ciò che succederà nei prossimi mesi, vedere se la stagione riproduttiva sarà posticipata un po', capire se vi sono stati altrettanti accoppiamenti degli altri anni, magari avvenuti in modo più discreto e meno frenetico...le cose da capire saranno numerose.
Mentre scrivo queste righe pioviggina ed ha piovuto da due giorni, speriamo non si alzi il vento e che la natura possa beneficiare di quest'acqua!
Vi lascio con alcune osservazioni fatte da fine febbraio fino ad oggi:
Le lucertole muraiole (Podarcis muralis) sono attive come sempre, indipendentemente dal caldo e dall'umido!
Va notato l'individuo in basse che appiattisce il proprio corpo per aumentarne la superficie esposta al caldo.
I ramarri (Lacerta bilineata) preferiscono attendere i primi tepori prima di mettersi in moto. I primi maschi osservati presentano colori spenti, mentre quelli visto alcune settimane dopo iniziano ad avere la tipica gola azzurra che caratterizza i maschi di questa specie nel periodo riproduttivo.
Fiori e insetti riemergono pure loro, dando un po' di colore all'erba secca.
Primula veris.
Pulsatilla vernalis.
Genziane..macchie blu nell'erba secca!
Sirfide su crocus.
Nymphalis antiopa.
Nelle rare giornate di pioggia le salamandre (Salamandra salamandra) raggiungono i ruscelli e le piccole pozze dove le femmine partoriscono le loro larve.
I primi maschi di Vipera aspis francisciredi si espongono al tiepido sole di fine febbraio, cercando di scaldarsi prima che le femmine si espongano a loro volta, in modo da essere pronti per corteggiarle.
Dopo alcuni giorni anche alcune femmine si attivano e si scaldano.
In base alle temperature e all'umidità, ogni serpente sfrutta il suo ambiente per ottimizzare il tempo per scaldarsi. Qui sotto un maschio di vipera é totalmente esposto sulle foglie che ricoprono alcune pietre...
....mentre questo sotto sfrutta il microclima che si forma sotto rami e vegetazione secca:
Mentre un maschio esplora il suo territorio (nella foto sopra) una femmina, nella foto sotto, digerisce il suo primo pasto dell'anno.
Termino la serie delle Vipera aspis francisciredi osservate con questo bel maschio appostato sul muschio secco. Si gode i primi raggi di sole della giornata e sembra affacciarsi sulla sua pietraia, il suo mondo.
Il vagare alla ricerca di serpenti permette anche di imbattersi e osservare altre bestiole:
Sopra e sotto dei caprioli (Capreolus capreolus).
Nelle due seguenti foto dei cervi (Cervus elaphus).
Un camoscio (Rupicapra rupicapra) mi fischiava dall'alto:
In una mattina fresca il biacco (Hierophis viridiflavus) qui sotto si é concesso per qualche foto:
Poi l'incontro meno gradevole, quello coi cinghiali (Sus scrofa). Malgrado i gruppi incontrati fossero composti da tre o quattro adulti accompagnati da diversi piccoletti, si sono sempre dati alla fuga, in una occasione mi sono fatto ben notare per cacciarli ed evitare che si dirigessero verso di me.
Il fatto che sia un incontro poco gradito é dato dai danni che queste bestiole arrecano all'ambiente e all'equilibrio naturale. Verosimilmente col loro ribaltare di tutto, deteriorano anche l'ambiente dei rettili, e immagino che lucertole e serpenti finiscano per essere mangiati dai cinghiali.
Nelle zone più alpine del Ticino anche Vipera aspis atra emerge dal tempore invernale.
Nelle prossime foto due maschi sembrano uscire dal loro rifugio per la prima volta dell'anno.
Anche il maschio delle immagini sopra e sotto sembra sfruttare i primi calori della stagione per farsi spazio nella sua pietraia.
Qui sotto una bella femmina dai colori delicati, é un po' giovane per potersi accoppiare, ma sfrutterà quest'anno per alimentarsi bene e crescere.
Nell'immagine seguente un bel maschio melanotico di Vipera aspis atra. Queste livree molto scure su cui si possono ancora indovinare i motivi dorsali contornati da colori caldi hanno sempre un gran fascino:
Gli uccelli sono anche attivi, intenti ad accoppiarsi e a costruire i loro nidi. Sotto un bel picchio rosso maggiore (Dendrocopos major):
Termino questo giro primaverile con un marasso (Vipera berus). In una giornata ventosa e nuvolosa questo maschio si scaldava al riparo di un rododendro, permettendomi un paio di scatti.
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