Il clima particolare di quest'anno, caratterizzato da lunghi momenti di siccità in primavera, seguito da piogge abbondanti che hanno di nuovo lasciato spazio al secco, hanno influito anche sulle osservazioni di serpenti. Personalmente ho notato poca frenesia nel periodo degli accoppiamenti delle vipere comuni, dove i maschi sono stati poco visibili. Nel periodo estivo ho comunque notato un gran numero di femmine gestanti, il che vuol dire che comunque questi serpenti si sono dati da fare, magari solo in modo più discreto.
L'autunno caldo e secco dovrebbe lasciare spazio ad un inverno umido e freddo... ma vedremo cosa succederà e che impatto avrà sulla vita dei nostri rettili, che seguendo un loro orologio biologico, avrebbero una gran necessità di passare un lungo letargo tranquillo.
Intanto vi lascio le immagini di alcune osservazioni fatte fino ad ora...non escludendo che la stagione possa prolungarsi...
La maggior parte dei serpenti nascono tra la metà di agosto e la metà di ottobre. Qui sotto due piccoli biacchi (Hierophis viridiflavus) nati da pochi giorni:
Sopra un biacco adulto che si scalda nascosto nella vegetazione, mentre il grosso maschio sotto si sta liberando della sua vecchia pelle:
Regolarmente i serpenti devono “cambiare pelle”. Il processo di muta avviene varie volte all’anno ed è un momento un po’ delicato per gli animali, in quanto nei giorni che precedono il cambio di pelle, il serpente è accecato dal liquido che si forma tra la vecchia cute e la nuova. Nella decina di giorni in cui il processo di muta avviene, il serpente ha bisogno di innalzare la propria temperatura corporea e necessita di un’umidità maggiore.Quando la nuova pelle è pronta, il serpente sfrega il proprio corpo per liberarsi del vecchio manto, partendo sempre dalla testa per poi sfilare il resto del corpo.
Non so che impatto psicologico abbia sul serpente il fatto di mutare, ma nelle antiche credenze dell'uomo, questo fenomeno é stato letto come una forma di immortalità, di rinascita e di rinnovo, che solo certi esseri superiori possono avere... uomo escluso!
La fine dell'estate rima anche con la fine del ciclo di vita di molti invertebrati. Alcuni di loro si sono già accoppiati ed hanno già deposto le loro uova, altri si accoppiano ancora...alcune specie muoiono coi primi freddi mentre altre si preparano a sopravvivere all'inverno e riattivarsi in primavera:
Sopra Araneus, sotto Argiope bruennichi.
Sopra Mantis religiosa femmina, sotto Coccinella septempunctata.
Sotto una femmina di marasso (Vipera berus), specie che sicuramente in alcune valli ha sofferto il secco e il caldo:
Il colubro liscio (Coronella austriaca) é sempre bello da incontrare. La sua indole discreta e placida lo fanno spesso passare inosservato:
Sopra un maschio piuttosto calmo, mentre la femmina sotto cercava di intimidirmi con muovimenti della coda, visibili in questo video:
Quest'anno mi sono dedicato all'osservazioni delle vipere comuni (Vipera aspis atra) che vivono ad una certa quota nelle nostre Alpi. La femmina della prima foto e il maschio della seconda vivono ad una quota che va dai 2000 ai 2200 metri:
Il gran fascino di Vipera aspis atra é la diversità della sua livrea, é raro incontrarne una dai colori banali e scontati. Le seguenti sono femmine di varie zone del Ticino:
A fine stagione ho osservato la femmina, della foto sopra, che digeriva una preda lungo il muretto di un pascolo, mentre le altre due femmine sotto si scaldavano ben mimetizzate per portare a termine la gestazione:
Sotto: femmina di Vipera aspis atra dalla colorazione melanotica, osservata a circa 1850 metri di quota il 24 settembre, presenta ancora la parte posteriore del proprio corpo bella tesa, segno che porta ancora i suoi piccoli.
Malgrado si arrivi vicino ai 0°C di notte, le giornate di fine settembre offrono ancora temperature piuttosto miti, cosa che verosimilmente permetterà ai piccoli di svilupparsi e nascere; dovranno poi trovare rapidamente un rifugio dove passare l'inverno e se sopravviveranno, procacciarsi il loro primo pasto solo in primavera.
Alcuni giorni di pioggia e i funghi spuntano:
L'incontro col colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) é sempre intenso, soprattutto se come in questo caso, il grosso maschio (forse 150 cm) é lungo e disteso, placido, quasi indifferente alla mia presenza:
Sotto maschio di lucertola vivipara (Zootoca vivipara):
Se nelle giornate fresche le lucertole muraiole (Podarcis muralis) sembrano rallentate e si appiattiscono per scaldarsi (foto sopra), appena hanno le batterie cariche sono dei veloci predatori, come lo dimostrano le due foto seguenti:
Sotto una bella femmina di natrice dal collare (Natrix helvetica):
Nella foto seguente una giovane rana (Rana temporaria) si scalda nei ginepri:
Appena le temperature calavano un po' ho abbandonato la quiete delle alte quote per inoltrarmi del regno della Vipera aspis francisciredi, caratterizzato da felci, rovi e zecche. Le osservazioni e gli incontri fatti mi hanno fatto dimenticare gli inconvenienti... Avere l'occhio che cade su questi serpenti che sanno fondersi nell'ambiente sono sempre grandi momenti:
Nelle foto sopra delle femmine gravide che si scaldano, chi nascosta bene e chi meno.
Sotto un giovane maschio seguito nella foto successiva da un maschio adulto:
La strategia di predazione di alcuni serpenti è quella dell’agguato. In alcune occasioni ho osservato Coronella austriaca mettersi sui muretti una buona mezz’ora prima che il sole scaldasse la zona, quindi prima che le lucertole arrivino a scaldarsi.
Nella foto seguente interpreto la situazione messa in atto da questo maschio adulto di Vipera aspis francisciredi nello stesso modo. Il serpente si è posizionato in quel posto, in una fresca mattina, almeno mezz’ora prima che il sole scaldi la zona. Immagino sia una strategia d'agguato destinato a catturare lucertole oppure uccellini:
Video della foto sopra:
A fine agosto ho osservato il primo piccolo di Vipera aspis francisciredi, una femmina nata da pochi giorni:
Anche qui un breve video dell'incontro:
Altra piccola femmina incontrata ad inizio ottobre, in una valle più fresca:
Vi lascio le immagini di alcune Vipera aspis francisciredi che ho incontrato. La loro bellezza va di pari passo solo con la delicatezza dei loro colori.
Il primo é un maschio mentre le altre sono femmine:
Termino con la foto di questa bella femmina di Vipera aspis francisicredi osservata il 6 ottobre mentre digeriva un pasto. Spero di poterla osservare in primavera, dopo un buon letargo, magari intenta ad accoppiarsi per poter tramandare la sua delicata bellezza.
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