Nome comune: Biscia dal collare o natrice dal collare.
Nome scientifico: Natrix helvetica (precedentemente considerata Natrix natrix)
Dimensioni: cm 100-120, alcune vecchie femmine possono avvicinarsi ai 2 metri.
-- Non velenoso --
La natrice dal collare ha una dieta composta principalmente di rane, rospi, tritoni e pesci, per cui vive in ambienti umidi quali stagni, paludi, rive di laghi e fiumi dove può trovare le sue prede. Non è comunque raro trovare questi colubri (soprattutto esemplari adulti) in luoghi più aridi (prati, margini di bosco, pascoli e pietraie), dove seguono rane e rospi al termine della stagione riproduttiva, e se necessario adatteranno la loro dieta andando a caccia anche di lucertole e piccoli roditori. Distribuita in quasi tutto il Ticino, la si può osservare dalle più basse quote fin sopra i 1500 metri.
La livrea della natrice dal collare è solitamente grigia con barre trasversali nere (più o meno pronunciate) sui fianchi. Sulla nuca di questo serpente troviamo una banda bianco-giallastra contornata di nero che crea una specie di collare (anche in questo caso non tutti gli esemplari ne sono provvisti, per cui si trovano numerosi animali senza questa caratteristica).
La pupilla della natrice è tonda, come in tutti i nostri colubri, e la sua testa è ricoperta da grosse squame. Le femmine di questo colubro possono superare il metro e mezzo di lunghezza, mentre i maschi raramente superano i 90 cm.
Come per tutti i serpenti, anche per la natrice dal collare, la migliore difesa è quella di non essere visti. In caso di pericolo solitamente questa biscia, se può, si tuffa in acqua ed essendo una buona nuotatrice vi si immerge.
Se non ha la possibilità di sfuggire, la natrice può adottare diversi sistemi di difesa, il primo è quello di spaventare l’aggressore appiattendo la testa, soffiando e fingendo di volerlo mordere con falsi attacchi. Se questo espediente non funziona adotterà un sistema curioso, cioè quello di fingersi morta, aprendo la bocca lasciando penzolare la lingua rivoltandosi sulla schiena. Questo stato di catalessi é accompagnato da una sostanza maleodorante che il serpente secerne dalla cloaca. Molti predatori non sono proprio attirati da carogne, per cui si disinteressano velocemente di un serpente apparentemente morto.
Oltre ai predatori naturali (rapaci, aironi, faine…) a minacciare questo pacifico serpente è la scomparsa dei suoi habitat.
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