La vegetazione cambia, i funghi abbondano...evidenti segni che la natura si avvia verso l'inverno....normale ciclo di cui tutti beneficiano.
Dopo una stagione asciutta e calda, i serpenti si preparano al riposo che il freddo impone.
Le osservazioni di fine stagione sono comunque sempre interessanti e gradevoli.
Malgrado le notti fresche, alcuni marassi (Vipera berus) si possono osservare nelle giornate clementi.
La prima é una giovane femmina mentre il secondo un maschio nato da poche settimane:
Un maschio di lucertola muraiola (Podarcis muralis) si scalda in una fresca mattina di settembre:
Nelle seguenti tre foto ci sono tre ramarri (Lacerta bilineata), il primo é un neonato, il secondo un sub-adulto mentre il terzo un maschio adulto.
Va notata la livrea molto diversa dei tre individui, tipica della loro età:
La fine dell'estate é il momento in cui i piccoli serpenti nascono, qui sotto una natrice dal collare (Natrix helvetica) nata da poco...
.... mentre questo adulto é già nei pressi della zona dove passerà il letargo:
Alcune osservazioni di Vipera aspis atra mostrano le loro occupazioni stagionali: le femmine gestanti ottimizzano le ore di termoregolazione per completare lo sviluppo dei piccoli che portano:
... mentre i maschi si riattivano per tentare qualche accoppiamento con le femmine che non si sono accoppiate in primavera:
Se nelle immagini di vipere con la livrea "tipica" é facile individuare i maschi dai loro motivi dorsali ben marcati, negli individui melanici o melanotici la cosa é più complicata. Sopra un maschio e sotto una femmina, che mi permette di sfatare una credenza...
... che pretende che le vipere nere (ma anche le rosse) siano più pericolose. Sicuramente il colore nero, legato all'oscurità e al male e il rosso paragonato al fuoco e al sangue hanno fatto lavorare le menti...
Vipere come questa nella foto sotto, nera con ventrali e labiali arancioni, erano definite dallo zoologo svizzero Friedrich Müller "Vipera aspis var. infernalis". Un nome che unisce le paure citate sopra, definizione che molti di noi appassionati usano ancora per definire questa livrea affascinante.
In realtà la colorazione delle vipere é paragonabile a quello dei nostri capelli, quindi non vi é nessun legame alla sua maggiore o minore tossicità.
La seguente Vipera aspis atra, femmina, ha una colorazione e un motivo dorsale veramente particolare:
Nelle giornate fresche ed umide capita di imbattersi nel colubro liscio (Coronella austriaca). Discreto, sfugge spesso al nostro sguardo, e questo bel serpente viene pure un po' snobbato malgrado presenti una bella variabilità di colore, come si vede dalle seguenti immagini:
Vipera aspis francisciredi segue abbastanza il ritmo delle cugine V. a. atra anche se alcuni habitat sono molto diversi. Anche qui le femmine ottimizzano le tempistiche per partorire e i maschi si riattivano per cercare femmine con cui accoppiarsi.
Questo maschio si scalda nella penombra di un boschetto...
...mentre questo sopra é nascosto tra i rovi.
Lo splendido maschio sotto é esposto e allerta:
Alcuni biacchi (Hierophis viridiflavus) sono ancora attivi, come la femmina qui sotto:
La fine dell'estate, come detto, rima con le nascite. Quest'anno ho avuto la fortuna di osservare varie vipere nate da poco tempo, alcune ben mimetizzate, altre mimetizzate in modo un po' ingenuo.
Con le temperature estive elevate che abbiamo avuto quest'anno, in molti affermano che le vipere (e altri serpenti ovovivipari), abbiano messo al mondo i piccoli in modo molto anticipato.
Dalle mie osservazioni, quindi da prendere per quello che sono, ho notato che se ci sono delle nascite "precoci" rispetto agli altri anni, non lo sono di molto.
Il motivo é semplice... a tutto c'è un ritmo...se una torta di mele deve essere cotta per 30 minuti a 160°C per essere buona, se la metto in forno a 220°C per 15 minuti, probabilmente non avrò il medesimo risultato.
La stessa cosa vale per lo sviluppo degli embrioni dei serpenti, quindi una femmina gestante calibrerà la temperatura corporea per ottenere uno sviluppo ottimale ed equilibrato dei suoi piccoli, evitando surriscaldamenti.
Sicuramente quest'anno le femmine gestanti hanno potuto ottimizzare bene la cosa, contrariamente agli estati freddi e piovosi, dove le nascite sono state più tardive.
Le vipere sono ovovivipare, sinteticamente si può dire che la madre funge da incubatrice vivente per gli embrioni che porta in se. La futura madre dedica gran parte dell'estate allo sviluppo dei suoi piccoli, ottimizzando la propria temperatura corporea in base alle loro esigenze. Per gran parte del periodo di gestazione la madre non si nutre, bruciando le riserve di grasso che ha accumulato negli anni precedenti.
Dopo la nascita dei piccoli é tipico osservare delle femmine magre con la pelle che forma delle pieghe. Spesso uno o due pasti rimetteono in sesto l'animale, che avrà comunque bisogno di almeno un anno per riacquisire le riserve di grasso necessarie per potersi di nuovo riprodurre.
Questa nella foto sotto é particolarmente patita e indebolita dalla gestazione...se non riuscirà a mangiare prima di dover andare in letargo, probabilmente non supererà l'inverno.
Qui sotto alcune piccole vipere che si termoregolavano in modo piuttosto esposto...ma non per questo sempre facili da individuare come vedrete da queste sequenze con foto dell'habitat e foto della bestiolina:
Qui sotto un piccolino messo a confronto con un accendino di 6 cm, tanto per avere un'idea della stazza di quelli nelle foto precedenti:
Poi arriva la fine di ottobre... la maggior parte dei nostri serpenti ha raggiunto la zona dove passerà il letargo invernale. Le temperature miti di queste settimane permettono ancora brevi uscite di alcuni individui, come questo bel maschio di vipera comune nella foto sotto.
Egoisticamente amerei poter osservare questi animali anche nei mesi invernali, ma obbiettivamente ora ci vorrebbe un po' di freddo necessario al letargo.
Spero che questo inverno si equilibrato, che la natura segua il suo ciclo e che a febbraio i serpenti si risveglino carichi per affrontare una stagione laboriosa e piena di sfide!
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