L'osservazione dei serpenti, ma della natura in generale, ci rimette coi piedi per terra. Le stagioni si susseguono, il ritmo é scandito in modo impreciso, ma costante. L'inverno, per chi aspetta la bella stagione, non finisce mai; la primavera dalle condizioni meteorologiche variabili, stressa un pochettino. L'estate arriva, torrido o piovoso, in base ai capricci della terra e del cielo…. poi le giornate si accorciano, le notti si fanno fresche, come pure le giornate prive di sole, e questo segna l'inizio della fine della stagione di "caccia ai serpenti" (chi é nell'ambiente mi scusi pure…herping é un termine che non mi va giù… sarà che sono della vecchia scuola o del vecchio pensiero).
Se le condizioni sono favorevoli, avremo sicuramente la possibilità di osservare rettili e altri animali ancora per un paio di mesi, se invece il brutto tempo si instaura, la stagione finirà prima.
Qui condivido alcune osservazioni che ho potuto fare nelle ultime settimane.
Femmina di lucertola (Podarcis muralis) intenta a scaldarsi su di una roccia.
La fine dell'estate é anche il periodo dove si possono osservare questi splendidi ragni, Argiope bruennichi.
Femmina di ramarro (Lacerta bilineata) che mi osserva, pronta a rintanarsi.
Malgrado il periodo di caccia…questo capriolo, intento a mangiare funghi, non si accorge della mia presenza.
Splendido e grande maschio di Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus).
Rana temporaria
Biacco (Hierophis viridiflavus), maschio.
Femmina di Vipera aspis francisciredi.
Immagini precedente e seguente, una Coronella austriaca.
Questo insetto non é altro che la larva di una lucciola (Lampyris), probabilmente una femmina.
Reduvius personatus, una cimice dal mimetismo eccezionale, la larva di questo insetto predatore si ricopre di polvere o granelli di sabbia per passare inosservato.
In queste due immagini si può osservare un giovane Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) mentre si libera dell'esuvia. Verso la fine dell'estate, le uova, deposte alcune settimane prima, si schiudono, per cui é facile imbattersi in serpenti neonati che cercano un territorio idoneo alla loro sopravvivenza. Una decina di giorni dopo la nascita, i piccoli di questo serpente effettuano la loro prima muta.
Maschio di Podarcis muralis.
Maschio di Natrix tessellata.
In Ticino, ma in tutta la zona Alpina, abbiamo la fortuna di avere parecchi territori favorevoli alla vita dei rettili. L'economia rurale tradizionale, quella che veniva perpetrata dai nostri avi, manteneva contenuto il bosco, curava i muri a secco e i prati. Oggi l'edificazione e la cementificazione di tutto compromette molti di questi habitat. Il controllo della natura da parte nostra, senza tenere in considerazione le esigenze di piante e animali, causano parecchi problemi a molti organismi viventi.
Ma come detto, fortunatamente da noi vi sono ancora molti ambienti interessanti, che vanno comunque tutelati.
Nelle immagini seguenti vi mostrerò alcuni rettili che vivono a stretto contatto con l'uomo, fortunatamente il loro modo di vita discreto e sfuggevole li fa passare inosservati agli occhi di molti. La presenza di questi animali é segno che la natura é sana, o per lo meno non troppo compromessa, ma l'equilibrio é precario.
Muta di scurzon (Hierophis viridiflavus), su di un muro di vigneto crollato.
Lucertola muraiola (Podarci muralis), sicuramente molto adattabile ad una certa "urbanizzazione intelligente".
La vicinanza dell'uomo può causare alcuni problemi agli animali, evoluti per sfuggire a predatori e fenomeni naturali, ma non a tutte le invenzioni umane. Fortunatamente uno sguardo positivo nei confronti dei serpenti é sempre più presente.
Nell'immagine sopra sono intento a liberare un Biacco finito nella rete utilizzata per proteggere un vigneto. La sensibilità della persona, che ringrazio ancora qui, che mi ha consegnato il serpente ha permesso allo Scurzon di cavarsela bene e tornare sano e salvo in libertà.
Grazie anche a Mich per la foto.
Nella foto seguente il Biacco (Hierophis viridiflavus) subito prima che si tuffasse nel rovo alle sue spalle.
Vipera aspis francisciredi, in un vigneto situato vicino ad un paese.
Natrix tessellata che si scalda su di una roccia, in prossimità di persone che passano una rilassante domenica al fiume.
Concludo con questa foto che mi piace molto, sia da un punto di vista estetico che simbolico, in cui possiamo vedere una Coronella austriaca che si gode i primi raggi solari della giornata, nei pressi di un paesino ticinese.
Serpentello elusivo, ma che bene o male, si trova a suo agio a vivere tra le vecchie mura di villaggi e vigneti, passando generalmente inosservato da tutti.
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