Agosto col suo inizio caldo e la sua seconda metà temporalesca segna l'inizio dell'avvicinarsi all'autunno, per lo meno per vari aspetti naturalistici. Molti animali devono completare il loro ciclo vitale o riproduttivo, molte piante pure.
Alcuni ragni sono un lampante esempio, sono all'apice dello sviluppo, belli massicci e grassi grazie all'abbondante cibo che si son mangiati nella bella stagione:
Qui sotto un ragnetto ne mangia uno più grande, caduto nella sua tela...ogni fonte di cibo é da prendere!
L'Argiope bruennichi, chiamato volgarmente ragno vespa é sempre bello da vedere, sia per la sua tigratura che per la tela col caratteristico zig-zag centrale.
Sono piuttosto soddisfatto delle due foto seguenti, in cui nella prima ho messo a fuoco la femmina, mentre nella seconda il maschio, che sta nella sua tela costruita dietro a quella della femmina. Va notato il notevole dimorfismo sessuale:
La vegetazione tocca il suo apice, cosa che permette ai serpenti di nascondersi bene.
Quando il caldo é eccessivo, i serpenti si rifugiano nei loro nascondigli oppure espongono solo una minima parte del loro corpo. Altre volte sfruttano il calore che si crea sotto l'erba, restando in semiombra.
Nelle tre foto seguenti si può ben vedere quanto sia difficile individuare il serpente o la parte che ha esposto.
Nelle fresche mattine dopo i temporali notturni, é più facile vedere i serpenti allo scoperto mentre transitano da un microhabitat all'altro.
Qui di seguito quattro femmine gestanti di Vipera aspis francisciredi:
Gli insetti, sono pure abbastanza frenetici:
Sopra e sotto Psophus stridulus.
Sopra e sotto Miramella alpina in accoppiamento.
Tra gli incontri sempre gradevoli, c'è quello con gli orbettini (Anguis veronensis), lucertole sfuggevoli che possiamo incontrare sia in pianura, alleati nei nostri orti visto che si cibano di lumache, che a quote più elevate.
Nelle foto seguenti, prima una femmina adulta, dopo un giovane individuo:
Una volpe mi osserva da lontano...
... una giovane poiana mi osserva dall'alto...
...questa invece non si é resa conto che mi avvicinavo:
Una scappatina nei Grigioni mi ha permesso di osservare un maschio di Vipera aspis atra, un po' magro e con alcune ciccatrici, ma comunque vigile e sano:
Questo é stato un "anno da mirtilli", ne ho mangiati parecchi e ne ho trovati tanti belli e grandi a tutte le quote:
Resta comunque importante, quando si raccolgono mirtilli o ci si reca nella natura, osservare bene dove si mettono le mani.
Nella foto seguente un maschio di marasso (Vipera berus) che si scalda tra i mirtilli:
Qui sotto un primo piano del medesimo individuo dell'immagine sopra:
I massi cuppellari sono una testimonianze interessante del nostro passato. Si suppone che queste incisioni siano state fatte nella preistoria. Tutto l'arco alpino (ma bene o male in tutto il mondo) ne conserva tracce più o meno ben conservate anche se non vi é una chiave di lettura molto chiara sul loro significato.
In una giornata di temporali ho potuto osservare questo maschio di Vipera aspis atra scaldarsi ai deboli raggi di sole che separavano un'acquazzone dall'altro.
Osservandolo da vicino ho notato che era in muta, cosa molto evidente guardando l'opacità del suo occhio, per cui ho capito la sua necessità ad aumentare la propria temperatura corporea per accelerare il processo di muta.
Agosto rima anche con i primi rettili che nascono, chi partorito dalla madre e chi uscendo dall'uovo deposto uno o due mesi prima.
Qui di seguito un neonato di lucertola muraiola (Podarcis muralis):
Di seguito un neonato di ramarro (Lacerta bilineata):
Concludo con questa foto abbastanza evocativa del periodo. Una femmina gravida di Vipera aspis francisciredi si termoregola in una zona ombrosa tra pietraia e bosco. Assorbe il calore trasmesso dalle pietre e dai pochi raggi che filtrano dagli alberi, senza restare in pieno sole.
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