La primavera, come spesso avviene in Ticino, é caratterizzata da sbalzi termici e da abbondanti piogge. Trovare le giornate propizie all'osservazione di serpenti non é sempre facile, se il tempo é buono ci sono altri impegni, se ci si ritaglia la giornata per far passeggiate piove...
Poi lasciamo stare le giornate con meteo variabile, in cui si rincorre il raggio di sole...o forse meglio, si é rincorsi dal nuvolone nero!
Resta il fatto che il tempo variabile, dove pioggia e sole si alternano, quello che veniva chiamato "temp da biss", é favorevole all'osservazione dei serpenti, appunto. Se si capita al momento giusto nel posto giusto, si ha la fortuna di riuscire ad osservare diversi rettili, tutti quanti intenti a godersi il poco di schiarite della giornata.
Qui di seguito trovate alcune fotografie che ho potuto scattare in questi mesi di aprile e maggio.
Queste prime vipere (Vipera aspis francisciredi), sono femmine. I maschi, dopo la frenesia riproduttiva dei primi mesi di attività, dove erano ben visibili, ora si fanno discreti, mentre le femmine, specialmente quelle che si sono accoppiate, cercano di accumulare energie per nutrirsi e sviluppare gli embrioni, per cui ogni occasione é buona per scaldarsi.
Resto sempre sorpreso nel vedere certe cicatrici presenti sul corpo di alcuni serpenti. Spine dorsali spezzate e ricongiunte creando "nodi", code mozzate, fianchi scalfiti e costole rotte. Questa vipera presenta invece una vecchia lesione più impressionante, sembra che parte delle squame, pelle e muscolatura ventrali, nella parte della gola, siano state staccate dal corpo, rimarginandosi come possibile. Notevole l'agilità del serpente malgrado questa vecchia ferita... non pare esserne invalidata.
Dura capire se sia una vecchia ferita avvenuta al seguito di una predazione oppure se é opera di qualche imbecille che ha tentato di mozzargli la testa.
Ad ogni modo, in questo periodo in cui si inizia ad avere FB, whatsapp, mail e altri social invasi da serpi stupidamente uccisi, fa bene vedere questi reduci, che malgrado ferite di una certa gravità, hanno avuto la forza e la fortuna di cavarsela egregiamente bene.
Nella foto sotto si vede il dettaglio della cicatrice.
Ci sono animali che mi meravigliano per la loro resistenza alle insidie della vita, mentre altri, come la splendida femmina delle seguenti due foto, mi meravigliano per tanta bellezza riunita in poche decine di centimetri di serpente.
I "ragni salterini", della famiglia del Salticidae, sono grandi predatori di insetti, questo nella foto ha catturato una giovane cavalletta:
La foto sopra mostra bene come questi simpatici ragni abbiano degli atteggiamenti che inteneriscono... guardate come mi fissa mentre lo fotografo!
Nelle foto seguenti, alcuni insetti osservati tra la vegetazione:
In una giornata di pioggia, é bastata meno di un'ora di sole per stimolare una femmina di biacco (Hierophis viridiflavus) a farsi un'uscita. Le fresche temperature mi hanno permesso di fargli diverse foto, anche ravvicinate che troviamo qui sotto:
Nel periodo degli accoppiamenti è abbastanza comune poter osservare le coppie di ramarri (Lacerta bilineata) avere un contatto fisico prolungato. Le osservazioni più carine sono quelle in cui il maschio appoggia la propria testa o zampa sul corpo della femmina o viceversa.
In una fresca mattina di maggio, ho potuto osservare questa coppia nascosta nell’erba per godersi il caldo che traspira dal terreno umido quando il sole è ancora timido.
Il maschio ricopre quasi totalmente la femmina, che in foto si vede malapena.
Il maschio di ramarro della foto seguente sorvegliava il suo territorio dall'alto di un ramo:
La vegetazione si sviluppa rapidamente, come i larici che fioriscono...
... la Drosera, pianta carnivora, che riapre le sua trappole...
... oppure la Pinguicula, pure lei una pianta carnivora, qui sotto che si contende con un ragno il passaggio di qualche insetto...
Qui di seguito il primo piano di una femmina Vipera aspis francisciredi. Ho scattato la foto mentre strisciava verso il suo nascondiglio mentre iniziava a piovere.
Questa seconda vipera, osservata poco lontano dalla precedente, era riparata dalle fronde di un albero, per cui temporeggiava nel mettersi a coperto:
Sotto, una bella femmina di lucertola muraiola (Podarcis muralis), appiattita per cogliere tutto il calore emanato dal sole e dalla pietra sui cui é appoggiata. Il rigonfiamento del suo corpo mi fa intuire che sia anche piena di uova, che deporrà tra qualche settimana, una volta ben sviluppate.
L'orbetino (Anguis veronensis), una lucertola senza zampe, non disdegna passare la vita nei nostri giardini e orti, presso stalle e compostaggi. In questi ambienti abbondano lombrichi, limacce e altri invertebrati di cui questo rettile si nutre.
Nella foto un individuo maschio, fotografato prima da vicino e poi nel suo ambiente:
Gli incontri piacevoli con rettili e altri abitanti della natura sono accompagnati dall'abbondante, noiosa e preoccupante presenza di zecche:
Nelle seguenti immagini sono immortalate diverse femmine di Vipera aspis atra. Anche qui, la giornata era altalenante... sole, vento, pioggia si davano il cambio rapidamente. Questo tempo ha spinto alcune vipere ad esporsi al poco sole presente, alcune ben nascoste della vegetazione, altre in modo più spavaldo:
Sopra un individuo in muta. L'occhio opaco é caratteristico di questa fase. Potrebbe essere un maschio e non una femmina come le altre.
Come vedrete dalle altre immagini, gli esemplari melanici o melanotici erano abbondanti, forse questo grazie alla loro capacità di scaldarsi rapidamente sfruttando la loro colorazione nera.
Questa, come altre, ha una livrea quasi indefinibile. Un corpo grigiastro con motivo dorsale scuro che contrastano coi fianchi e le labiali color arancio salmonato. L'occhio, giallo dorato, corona il tutto.
Nella foto sotto, troviamo una femmina dalla livrea più classica, perfettamente adattata a far sparire il serpente tra le foglie secche.
L'esemplare sotto é l'unico maschio osservato. Direi che l'animale é notevole... ve lo lascio guardare....
Dobbiamo tenere presente che era all'inizio della muta, per cui il suo corpo tendeva ad essere leggermente opaco, il che toglieva brio ad alcuni dettagli della sua livrea e allo splendore delle sue squame.
L'azzurro delle labiali non é un riflesso oppure un fotoritocco, é proprio il colore del serpente. Notevole pure quell'occhio scuro su cui si apre un piccolo spiraglio chiaro nella parte superiore... una vera meraviglia!!
Concludo con una foto il cui si può ammirare i dettagli di questo splendido serpente sperando che lo apprezzerete tanto quanto me ne sono innamorato io!
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