I mesi caldi rendono spesso l'osservazione di rettili un po' più ardua, un po' per "colpa" della vegetazione rigogliosa che permette a questi animali di nascondersi bene e un po' perché i rettili non hanno la necessità di esporsi troppo tempo al sole. Fortunatamente ai periodi di forte caldo si alternano giornate piovose, che oltre a dare un po' di solievo a noi e alla natura in generale, permette di vedere alcuni rettili un po' meglio esposti.
Nell'immagine sopra una femmina di Vipera berus sta cercando una posizione dove termoregolarsi ai primi raggi di sole mattutini, mentre sotto, sempre una femmina di marasso é intenta a scaldarsi per potere digerire la preda che ha mangiato poco prima.
Nelle giornate calde può capitare di osservare giovani natrici dal collare (Natrix helvetica) gironzolare presso stagnetti e pozze, ambienti dove trovano facilmente le prede di cui si nutrono volentieri: i girini. nelle seguenti foto diverse piccole natrici ritratte nel loro ambiente:
La natrice dal collare dell'immagine sopra é ritratta in un ambiente ricco di Drosera intermedia, una pianta carnivora che prospera in alcune torbiere, va notata anche la sanguisuga a qualche centimetro dalla testa del serpente.
In Ticino abbiamo altre piante carnivore, come la Drosera rutundifolia qui sotto...
...e la Pinguicula qui di seguito:
Nelle giornate belle calde si possono scorgere i ramarri (Lacerta bilineata), ben più rapidi che non nel periodo primaverile, ma sempre curiosi e guardinghi.
Nei periodi particolarmente afosi si passano giornate senza vedere serpenti, a meno di avere fortuna oppure di capitare su qualche individuo che per necessità si espone al solo, spesso sfruttando le ore mattutine oppure le zone semicoperte, in cui il sole viene "filtrato" dalla vegetazione, come le due femmine di Vipera aspis atra nelle foto seguenti:
Altre volte se ne intuisce solo la presenza grazie alle mute lasciate pochi giorni prima, come nella foto sotto:
Nelle mattinate fresche ed umide si possono osservare orbettini (Anguis veronensis), foto sopra oppure lucertole vivipare (Zootoca vivipara) nelle foto sotto:
Una scappatella nelle zone piemontesi per osservare Vipera walser ha regalato osservazioni interessanti, tre femmine gravide:
Questa strategia permette alla vipera anche di sfruttare e ottimizzare brevi e fievoli schiarite tra due acquazzoni, che caratterizzano gli habitat in cui vive.
Poco lontano dalle vipere dei walser una natrice dal collare (Natrix helvetica) stava digerendo un lauto pasto.
Tornando in Ticino, un paio di giri negli habitat di Vipera aspis francisciredi hanno dato delle osservazioni interessanti, come le femmine nella foto sopra e in quella sotto. Animali splendidi con delle colorazioni notevoli:
Malgrado alcuni individui abbiano colori apparentemente sgargianti, sono ottimamante mimetizzati nell'ambiente in cui vivono e non é sempre semplice scorgerli se decidono di non essere visti:
Nelle due foto seguenti due maschi, sempre di Vipera aspis francisciredi, il primo in muta, per cui con l'occhio opaco, mentre il secondo dai bei colori accesi e dal corpo possente:
In estate gli insetti e i ragni sono belli attivi, come lo si vede nelle seguenti foto, dove vita e morte si intrecciano, come da copione:
Sopra una mosca predatrice (Asilidae) ha catturato una piccola falena, mentre la farfalla sotto si mimetizza con la roccia su cui é posata.
Il Parnassius qui sopra non é stato molto fortunato, una delle ali non si é aperta bene... mentre sotto vari stadi di bruchi della falena Hyles euphorbiae tritano euforbia come se non ci fosse un domani!
Sopra un ragno del genere Pirata pattina sull'acqua, magari per predare qualche insetto che si posa in superficie, mentre i ragni salticidi sotto, sono proprio saltati sui moscerini che ormai si stanno mangiando:
Un biacco (Hierophis viridiflavus), di circa un anno presenta ancora la tipica colorazione giovanile:
La seguente foto ritrae un bel maschio di marasso (Vipera berus), foto è forse scioccante per certi versi, ma sviluppo sotto la cosa:
La natura insegna che nulla è tutto nero o tutto bianco…
Sorprende spesso vedere come sia rigogliosa e variegata la natura nelle piazze d’armi.
Questo può succedere grazie alle restrizioni di accesso e di sfruttamento di quei posti: molti giorni dell’anno inaccessibili a turisti, escursionisti, ecc. visto che ci si spara dentro!
Le zone di tiro sono poi tenute sotto controllo per evitare che il bosco invada gli spazi aperti (per ragioni di sicurezza), quindi date in gestione temporanea ad allevatori che ci fan pascolare il bestiame, oppure falciate regolarmente da chi si occupa di manutenzione.
L’impatto ambientale dei bombardamenti stessi e delle varie schegge ed emanazioni sarebbero sicuramente interessanti da studiare per capire se questa forma di inquinamento compromette certe specie e la loro sopravvivenza a lungo termine.
Sicuramente qualche animale verrà anche ucciso durante le esplosioni… anche se mi pare che oggi si eviti di far saltare ordigni in zone particolarmente pregiate e delicate (come ad esempio stagni, zone umide, ruscelli), ma certo una sassaia o un cespuglione possono apparire poco pregiati, anche se molto ricchi di vita!
Un buon gestore di piazza d’armi organizza regolarmente la pulizia delle zone di tiro, rimuovendo bossoli, resti di mine e simili ed eventuali porcherie quali lattine e cartacce lasciate dai militi (ma anche da altri). Spero anche che oggi la confederazione imponga una collaborazione tra esercito e enti di gestione ambientale.
In sintesi…alcuni habitat sono bombardati ma salvati dall’esercito.
Ignare di questi problemi e preoccupazioni, i tre colubri lisci (Coronella austriaca) delle immagini seguenti, sonnecchiano immobili, sicure che il loro mimetismo le protegga dagli occhi dei predatori:
Un giro nel vicino canton Grigioni, in una zona dove ho osservato vipera comune e marasso nel medesimo habitat, in una giornata nebbiosa, in cui il cielo offriva pioggia alternata a qualche lieve schiarita, un paio di maschi di Vipera berus, opachi dalla prossimità della muta, si scaldavano nei momenti di tepore:
Poco distante da loro una scena interessante, la seguente:
Osservare diversi serpenti assieme e molto vicino non è per nulla eccezionale, anzi, alcune specie come possono essere le natrici tassellate, regolarmente sono osservabili mentre diverse di loro si scaldano sulla riva di un lago l’una sull’altra. Alti casi sono durante i periodi degli amori, in cui chiaramente i serpenti si incontrano per accoppiarsi.
Nel periodo tardo estivo e autunnale può capitare di vedere diverse femmine di vipere gravide l’una accanto all’altra o aggrovigliate. Il periodo di gestazione delle vipere e altri rettili ovovivipari dovrebbe terminarsi tra la fine di agosto e la fine di settembre, per cui in questo momento dell’anno le future madri ottimizzano la termoregolazione per permettere agli embrioni di terminare lo sviluppo ed essere partoriti.
Verosimilmente in quel punto preciso dell’habitat in cui quegli individui vivono, presenta una microclima ottimale per le necessità fisiologiche degli animali, magari vari criteri sommati attirano diverse femmine gestanti in quel posto specifico.
Personalmente ho osservato questo comportamento in varie specie, principalmente però il gruppo é composto da animali della medesima specie, ma quelle che chiamo un po’ scherzosamente “nursery” possono essere anche composte da individui di specie diversa, come quella volta in cui ho osservato due Vipera berus accanto a due Coronella austriaca, tutti e 4 individui femmina in fine gestazione.
La foto seguente e quella sopra mostrano un altro raggruppamento interessante, due Vipera aspis atra e una Vipera berus, chiaramente 3 femmine gestanti.
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