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22 novembre 2020 7 22 /11 /novembre /2020 16:14

Prima di arrivare al breve monologo che ho avuto mentre osservavo una vipere, in una fresca mattina di fine novembre, devo fare una premessa:

girovagando in certi habitat e osservando gli spostamenti e certi comportamenti dei serpenti, elaboro delle teorie personali non per forza corrette. Nel caso specifico, questa primavera avevo potuto osservare un maschio di Vipera aspis francisciredi uscito da poco dal letargo sotto ad un grosso masso, tra le radici di una betulla. Il 19 novembre per curiosità sono andato in quel punto per vedere se vi erano presenti delle vipere esposte al sole, magari qualche piccolino o un animale in digestione. Sono rimasto sorpreso nell'osservare una femmina, molto magra. Gli ho scattato la seguente foto:

 

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Nell'inizio del pomeriggio del 22 novembre decido di fare due passi sempre in quel posto, malgrado la notte fredda, come lo mostrano le foto seguenti:

 

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...
Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...
Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...
Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Malgrado il freddo e il fatto che il sole non sia ancora arrivato a scaldare la zona, butto gli occhi senza grande convinzione sotto al masso e vedo la vipera. 

Qui sotto il filmato, qualità da telefono e dà un po' il mal di mare, ma inizialmente si vedono le foglie ghiacciate e alla fine si vede la vipera:

 

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

"Notte sotto lo zero, vegetazione e terreno ancora ricoperti di cristalli di ghiaccio, aria fresca, il sole arriverà tra 1 ora... lei è fuori.
Vipera aspis femmina molto magra, sicuramente al seguito delle privazioni imposte dalla gestazione che ha portato a termine, mettendo al mondo qualche piccolino in settembre.
Forse non sopravviverà all’inverno... piange il cuore... si vorrebbe agire come lo si fa con un uccellino dall’ala spezzata, come con un ricccio trovato in giardino in una fredda serata di autunno... che vengono raccolti e fatti campare, magari rimessi in sesto. 
L’etica personale si scontra con le leggi della natura, ai cui occhi l’etica ha ben poco valore..."

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Ho resistito a voler "salvare" la vipera, la natura farà il suo corso e questi animali hanno mille risorse. Sono ripassato da lei due o tre ore dopo, si stava faticosamente facendo strada sotto ad una radice. Spero che riesca a raggiungere una zona riparata dal gelo e spero di rivederla in primavera!

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Copyright © Grégoire Meier 2020. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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