L'annata 2021 é stata caratterizzata da un'estate piuttosto fresca che ha portato molti serpenti ovovivipari a mettere al mondo i piccoli piuttosto tardi nella stagione. Come vedremo più tardi, in base all'esposizione dell'habitat in cui il serpente vive, ci possono essere differenze significative nella tempistica.
L’autunno, da parte sua, è stato piuttosto clemente e, come succede sempre più spesso, molti rettili possono restare attivi ancora a fine ottobre e anche oltre.
Sopra un giovane colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) e sotto un maschio adulto in muta, quindi dalla colorazione opaca.
Nell'immagine sopra un piccolo ramarro (Lacerta bilineata) nato da poche settimane. La colorazione dei giovani é molto diversa da quella degli adulti, come lo si vede nella foto sotto.
Nulla di sorprendente poter osservare lucertole muraiole (Podarcis muralis) anche in fresche giornate soleggiate. Questi sauri sanno godersi ogni minimo raggio di sole anche in pieno inverno:
Ho osservato questa femmina di marasso (Vipera berus) ancora gestante che si scaldava davanti al suo nascondiglio in una fresca giornata di fine settembre:
Con l'umidità autunnale i funghi abbondano:
Le prossime immagini ritraggono Vipera aspis francisciredi, alcuni individui ben visibili, altri piuttosto nascosti:
Le mantidi religiose (Mantis religiosa) terminano il loro ciclo vitale, i maschi (prima foto) cercando di accoppiarsi e le femmine (le altre tre) trovando un posto dove deporre le uova:
Un giro in habitat da Vipera aspis atra mi ha fatto incontrare questi due maschi, uno dalla colorazione aranciole e l'altro più tenue:
Nei giorni umidi le salamandre (Salamandra salamandra) si attivano:
Il 9 settembre osservo ancora alcune Vipera aspis francisciredi gestanti (sopra) ma anche i primi nati. Un buon indizio é la presenza di diverse piccole esuvie, come nelle due prossime foto. Le piccole vipere cambiano pelle appena nascono:
Guardando attorno vedo anche una piccola vipera appena nata, ancora umida e intenta a svolgere la prima muta:
Per non spaventare ed interferire con la madre che probabilmente é ancora nei paraggi per mettere al mondo altri piccoli, mi allontano e, strada facendo osservo altre vipere nate da poco, alcune ben nascoste, altre meno:
Nella foto sotto si capisce bene la grandezza della viperetta paragonandola con la foglia di betulla che ha accanto:
Il 10 ottobre vado ad osservare una femmina gestante di Vipera aspis francisciredi che osservo dalla primavera. Vive in un habitat meno ben soleggiato di quelle che hanno partorito un mese prima. Quel giorno la trovo piuttosto frenetica, intenta a "seguire il sole" che tocca poche ore al giorno la zona. Spero di poterla osservare mentre mette al mondo i piccoli, ma dopo alcune ore la lascio in pace anche se sembra tollerare bene la mia presenza. Non vorrei stressarla.
Qui sotto un breve filmato della vipera che si termoregolatrici a pochi metri da me:
7 giorni dopo torno sul posto. La femmina é introvabile, probabilmente ha cambiato microhabitat come spesso avviene con le vipere che terminano un ciclo biologico e che quindi hanno necessità ambientali diverse, ma ho la fortuna di osservare alcune piccole vipere nate da pochi giorni...chissà, magari partorite il giorno prima oppure nate da una settimana, 10 minuti dopo che ho girato i tacchi... Ad ogni modo é stato bello poter osservare, anche indirettamente, la comparsa di questa nuova generazione.
Qui sotto alcune immagini dei piccoli, anche qui alcuni ben nascosti, altri molto meno:
Sotto un filmato delle piccole:
Qualche zecca gira ancora malgrado l'arrivo delle prime gelate notturne. Questo freddo porta la maggior parte dei rettili a raggiungere il luogo dove passeranno tutta la stagione invernale. Alcuni di loro si esporranno ancora nelle calde giornate di novembre, ma la maggior parte non si farà più vedere fino alla primavera.
Qui sotto un maschio di Vipera aspis atra osservato il 28 ottobre a circa 1600 metri. Un'ora prima di vederlo la zona era bianca di brina:
Termino la carrellata e la stagione con la foto di questo neonato di Vipera aspis francisciredi.
Mi considero un privilegiato per aver potuto condividere con loro una certa intimità, un'intimità relativa vista la loro natura schiva, ma ricca di segnali, osservazioni e comportamenti che mi stimolano ancora di più nel volerli capire e decifrare quella loro parte di vita che ancora ci sfugge totalmente.
Come ogni anno, l'augurio é quello che ci sia un maggior rispetto nei confronti di questi animali, che la gente impari a conoscerli e a vederli finalmente come altri animali: belli, misteriosi, importanti, fragili, necessari!
Come si può restare indifferente a tanta bellezza e fragilità espressa da un animaletto grande poco più di una nocciola?
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