Come abbiamo avuto modo di vedere con le varie specie di serpenti che vi ho presentato fino ad ora, la livrea di ogni soggetto è piuttosto individuale. Nella medesima specie possiamo trovare varie colorazioni, un po’ come nell’uomo in cui ci sono i biondi, i mori, i rossi, … e le varie sfumature.
Presso i serpenti troviamo individui dalla pigmentazione totalmente o parzialmente nera, fenomeno che annulla o maschera la livrea caratteristica alla sua specie.
Questo accumulo di pigmenti è chiamato melanismo (per gli individui completamente neri) o melanotismo (per quelli in cui il nero predomina lasciando comunque spazio ad un altro colore).
Il melanismo è conosciuto anche in altri animali, come ad esempio nel leopardo (Panthera pardus), che viene comunemente chiamato pantera nera nella sua forma melanica.
In precedenza abbiamo visto come il mimetismo sia un fattore vitale per il serpente, il fatto di avere una livrea che si confonde nel suo habitat spesso gli salva la vita, permettendogli di non essere notato dalle sue prede ma soprattutto dai suoi predatori. Nel caso di serpenti neri, questo mimetismo criptico non esiste più, ma il serpente sembra non accorgersene, comportandosi come gli altri soggetti ben camuffati.
La scienza ci ha dimostrato che il melanismo ha un carattere ereditario, per cui questa caratteristica è stata trasmessa da generazione in generazione, superando le barriere della selezione naturale. In pratica un serpente totalmente nero e più visibile agli occhi dei predatori che non i suoi conspecifici “classici”, però avrà dei vantaggi che lo rendono comunque adatto alla vita che conduce.
Probabilmente la sua forza consiste nel fatto che il colore nero si scalda più rapidamente che gli altri, quindi un serpente melanico o melanotico dovrà esporsi al sole, per far raggiungere al proprio corpo la temperatura ideale al suo metabolismo, meno a lungo di un serpente dalla livrea classica. In pratica abbiamo un vantaggio che sicuramente compensa lo svantaggio, dunque il melanismo non rende particolarmente vulnerabili gli individui che ne sono toccati.
Dal punto di vista psicologico, è provato che un animale nero spaventa di più che non uno con altri colori, questo aiuta forse il serpente melanico a scoraggiare alcuni suoi predatori.
Fino ad oggi gli studi condotti hanno messo in luce che i piccoli serpenti appena nati non sono mai melanici o melanotici, sviluppano questa caratteristica anno per anno, cambiando livrea progressivamente.
Probabilmente ogni specie di serpente presente sul territorio ticinese può avere degli individui melanici o melanotici anche se questa livrea è più comunemente osservabile presso Vipera aspis atra, Hierophis viridiflavus e alcune popolazioni di Natrix tassellata.
Tra i serpenti che da sempre più mi affascinano troviamo quelli dalla livrea nera, se sono vipere ancora meglio!
Qui sotto mi sfogo facendo una carrellata di Vipera aspis atra dai toni che trovo spettacolare!
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