Dopo la latenza invernale i serpenti escono dai loro rifugi per esporsi ai primi tiepidi raggi di sole per termoregolarsi. I maschi sono i primi ad esporsi, generalmente seguiti, dopo qualche giorno, dalle femmine.
Natrix in amore.
I maschi sessualmente maturi, una volta raggiunta una temperatura corporea sufficientemente alta, si mettono freneticamente alla ricerca di una femmina con cui accoppiarsi.
Accoppiamento di Python regius.
Le femmine feconde sprigionano un feromone, con cui comunicano il loro stato ricettivo, che attira spesso molti maschi nei loro paraggi.
Una femmina di Natrix natrix alle prese con tre maschi.
Non è raro osservare in prossimità di una femmina numerosi maschi, e non è nemmeno raro osservare una femmina alle prese con più pretendenti. Le Natrix, per fare un esempio, sono famose per “fare dei grovigli di serpenti”, in cui una o più femmine sono letteralmente contorniate da decine di maschi.
La medesima femmina di Natrix coi suoi tre pretendenti.
In alcune specie di serpenti, come ad esempio le vipere e i biacchi, può capitare che quando due maschi in calore si incontrano, ritualizzano un combattimento in cui ognuno cercano di placare il rivale al suolo, attorcigliandosi tra di loro e sollevando il capo. Questi combattimenti sono puramente dimostrativi e i serpenti non si morsicano tra di loro. Curiosamente il vincitore non guadagna un diritto indiscusso all’accoppiamento; é già stato osservato numerose volte che il perdente si accoppia prima del vincitore.
Cryptelytrops albolabris, il maschio corteggia la femmina.
Quando un maschio incontra una femmina la “corteggia” strisciando di fianco e su di lei, colpendola con dei piccoli colpi di testa e colpettini ripetuti di lingua. Mentre accarezza la femmina in quel modo, il maschio cerca di posizionare la sua cloaca in corrispondenza a quella della femmina per poterla penetrare.
Il maschio di Cryptelytrops albolabris cerca di posizionare la sua cloaca in corrispondenza a quella della femmina.
I serpenti sono provvisti di due peni (o emipeni), che a riposo sono ben custoditi nella coda. Al momento dell’accoppiamento il maschio decide quale emipene usare, probabilmente questa decisione è influenzata da quale dei due membri è più vicino alla cloaca della femmina.
Accoppiamento di Orthriophis taeniurus, si vede l'emipene gonfio nella cloaca della femmina.
L’emipene dei serpenti è provvisto di piccole “spine” che gli permettono di ancorarsi nella cloaca della femmina, e questo per far fronte all’assenza di arti con cui aggrapparsi alla compagna.
Maschi di Natrix natrix che attorgihliano la loro coda a quella della femmina per mettere in contatto le cloache.
Può capitare che durante l’accoppiamento la femmina decide di spostarsi, e in quel caso si trascina il maschio, che è obbligato a procedere in retromarcia e di assecondare le manovre della femmina, per evitare di “sganciarsi” o subire dolorose lesioni.
Accoppiamento di Morelia spilota variegata.
In alcune specie, come ad esempio nella Coronella austriaca, il maschio si tiene alla femmina anche con la mandibola, morsicandole il collo, la testa o il fianco.
L’accoppiamento può durare anche diverse ore e a volte viene ripetuto nei giorni seguenti e con altri partner.
Finito il periodo degli amori, femmine e maschi raggiungono le loro zone estive dove si dedicheranno alla caccia, alla deposizione delle uova e allo sviluppo degli embrioni (per le specie ovovivipare).
L’osservazione in natura di serpenti che si accoppiano non è sempre molto facile in quanto questi animali sono coscienti della loro vulnerabilità in un momento particolarmente “distrattivo”, per cui spesso gli accoppiamenti si svolgono tra rami, rovi o sotto pietre. A volte, invece, presi dall’eccitazione i serpenti sembrano non curarsi della nostra presenza e circolano distrattamente a pochi metri da noi.
Queste vipere erano a pochi metri da me, troppo occupate per vedermi.
Le foto degli accoppiamenti che ho potuto fare in natura non mostrano molto bene l’avvenimento, per cui ho arricchito l’articolo con accoppiamenti avvenuti nei miei terrari. Anche in terrario comunque non sono riuscito ad ottenere le foto volute, forse a causa di scrupoli personali che mi hanno spinto a non volere disturbare troppo gli attori.
Accoppiamento di vipera aspis fotografato in un cespuglio, si possono notare le code dei due partner, e si indovina che sono legati tra loro nella zona della cloaca attraverso l'emipene del maschio, che crea un rigonfiamento nella cloaca della femmina.
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