La scorsa settimana ho passato alcuni giorni nel Limousin, regione francese, con l’amico Johan.
L’interessante di questa zona é la possibilità di poter osservare la Vipera aspis aspis e la Vipera berus vivere a pochi metri di distanza l’una dall’altra. La regione offre anche un’abbondante presenza di altri rettili e di parecchi anfibi.
Il Limousin è la regione francese meno abitata e con una popolazione dalle antiche origini. La zona offre parecchie testimonianze della presenza umana sin dalla preistoria, uno stimolo per doverci ritornare, e non solo alla ricerca di serpenti.
Purtroppo le abbondanti piogge non ci hanno regalato molti momenti di sole, per cui le osservazioni di serpenti sono state abbastanza brevi. Visto che lo scopo principale del nostro viaggio era quello di osservare le popolazioni di Vipera aspis, l’unico giorno di sole ci siamo messi alla ricerca di questo serpente, che presenta alcuni individui dalla magnifica livrea rossa.
Per me è stata un’occasione per potermi fare un’idea su di una popolazione di Vipera aspis aspis non Svizzera. Di poter osservare gli individui, i loro habitat e la loro caratteristica fisica.
Queste osservazioni mi hanno convinto ulteriormente che (contrariamente a ciò che molti scienziati di oggi pretendono in base ad analisi genetiche) c’è una certa differenza tra la Vipera aspis aspis e la Vipera aspis atra. Chiaramente mi piacerebbe osservare ulteriori altre popolazioni e sottospecie di Vipera aspis per poter avere altre impressioni.
L’umidità ci ha portato ad osservare anche parecchi anfibi, che in questo periodo dell’anno, periodo degli accoppiamenti, si concentrano in vari stagni e punti d’acqua scelti in base alle esigenze della loro prole.
Vi presento alcuni animali incontrati e alcune fotografie degli habitat esplorati.
Bombina variegata, simpaticissimo rospetto dalla pupilla a forma di cuoricino.
Altra Bombina in acqua.
Questo piccolo stagno accoglie ben sette specie di anfibi... purtroppo ne ho visti solo alcuni.
Rana esculenta
Mesotriton alpestris, maschio
Femmina di Dytiscus marginalis, straordinario insetto in grado di volare ma pure di immergersi in acqua, dove passa praticamente tutta la vita.
Triturus helveticus, femmina.
Triturus helveticus, maschio in livrea nuziale.
Gerris, instancabile insettino che pattina sull'acqua.
Avvistamento furtivo di un Triturus marmoratus.
Habitat, composto da prati umidi, di Vipera berus.
Cercando senza successo i Marassi, siamo capitati su questa splendida Natrix natrix.
Orchis mascula (forse).
Vipera aspis aspis, femmina.
Un giovane esemplare.
Esempio di habitat di Vipera aspis aspis.
Femmina di Vipera aspis dalla livrea arancione.
Ritratto dell'individuo precedente dove si nota une vecchia cicatrice sul muso.
Podarcis muralis, che convivono in gran numero con le vipere.
Giovane Vipera aspis aspis.
Splendido maschio.
Magnifica femminuccia.
Un Menhir, traccia di una presenza umana già in tempi preistorici. Non mi sorprende il fatto di trovare tracce di culti preistorici e celtici in zone dove si osservano vipere. Mi piacerebbe approfondire e studiare il discorso… i Celti costruivano volontariamente i loro luoghi di culto dove vivevano le vipere? Le vipere sono arrivate in questi luoghi di culto grazie all’opera umana che ha tenuto bassa la vegetazione, costruito strutture in pietra e scelto posizioni ben soleggiate? Mi chiedo se si tratta di una convivenza casuale o voluta.
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