Il 70% dei serpenti sono ovipari, cioè depongono delle uova, spesso sotto a del materiale vegetale in decomposizione o comunque in posti con delle precise caratteristiche che mantengono un’umidità elevata e un certo calore, necessari all’incubazione delle uova. La maggior parte dei serpenti ovipari non si occupa delle proprie uova, abbandonandole al loro destino.
Schiusa delle uova di Orthriophis taeniurus frisei, colubro asiatico.
Se osservate bene, in cima al musetto del serpente potete notare il dente dell'uovo, che permette al serpentello di incidere il guscio dell'uovo. Questo dentino cade poche ore dopo la schiusa o dopo la prima muta.
Le vipere, e altri serpenti, sono invece ovovivipari, cioè le femmine mantengono le uova nel loro corpo, dove è garantita una giusta umidità e una temperatura appropriata e costantemente aggiustata dalla femmina, mediante i suoi spostamenti per termoregolarsi.
Questa femmina di Vipera ammodytes porta in lei 14 viperotti, e la sua pelle é tesissima.
Il vantaggio di questo sistema è che le uova sono meno esposte ai predatori, ma fondamentalmente porta pregiudizio alla madre, che si ritrova più vulnerabile e meno agile per via della massa che porta in lei. Quando gli embrioni raggiungono una certa stazza, la femmina non si nutre più, per motivi puramente pratici, non avendo più spazio per ingerire delle prede, e questo può portare ad un calo di energie e scompensi minerali.
Quando i serpentelli sono sviluppati e pronti a nascere, la madre li espelle dal proprio corpo, ancora avvolti da una sottile membrana trasparente, che loro bucheranno velocemente per poter respirare e trovare un nascondiglio dove rifugiarsi.
Viperetta ancora avvolta nella membrana.
Riuscire a fotografare la nascita di piccole vipere in natura è piuttosto difficile, in quanto bisogna avere la gran fortuna di passare nel posto giusto al momento giusto.
Negli ultimi giorni nei miei terrari sono nati vari serpenti, tra cui alcuni cuccioli di Vipera ammodytes, che ho avuto la fortuna di poter immortalare nei loro “primi passi”.
Ecco come nasce una vipera:
La foto seguente mostra l'espulsione di un piccolo morto, operazione assai più laboriosa che non l'espulsione dei giovani vivi.
Questa é parte della "cucciolata".
Per chi volesse approfondire l'argomento, consiglio la lettura del libro "Vipere italiane" dove viene spiegata bene la cosa:
Il libro si può reperire facilmente in libreria oppure lo si può ordinare su vari siti, come ad esempio questo:
http://www.amazon.it/Italiane-sistematica-lecologia-naturale-illustrata/dp/8899341435
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