Recentemente, osservando vipere nel loro habitat, ho potuto assistere alla muta di una vipera. Per condividere con voi alcune fotografie che ho scattato, rispolvero un articolo scritto alcuni mesi fa, condensandolo e lasciando spazio alla sequenza fotografica.
Diverse volte all’anno i serpenti “cambiano pelle”, questo fenomeno vien chiamato ecdisi o più comunemente muta.
Contrariamente ai mammiferi che si “desquamano” continuamente e in modo meno appariscente, i serpenti si sbarazzano delle cellule superficiali dell’epidermide in un colpo solo.
Vipera aspis atra. Notate l'opacità della sua livrea, sintomo che é prossima a sbarazzarsi dell'esuvia.
La muta vien preceduta da un paio di settimane di “preparazione”, in cui lo strato di epidermide superficiale si separa da quella profonda. Per favorire questa separazione, tra i due strati di epidermide viene a crearsi un sottilissimo strato di liquido opaco, che possiamo facilmente notare nell’aspetto lattiginoso degli occhi e in una certa opacità generale del serpente. Dopo qualche giorno questo liquido viene riassorbito per lasciare spazio a dell’aria.
Coronella austriaca dallo "sguardo lattiginoso".
Vipera aspis atra con l'occhi opaco.
Una volta finito questo ciclo di rigenerazione cutanea, il serpente inizia a staccare l’esuvia (la vecchia pelle, per intenderci) a partire dalla bocca, strofinandosi a rami, pietre e altre superfici solide, finché ha liberato la testa, poi strisciando e con movimenti e pressioni del corpo, incaglia l’esuvia a oggetti circostanti per poi sfilarsi dal vecchio rivestimento corneo (un po’ come noi facciamo togliendoci le calze).
Alla fine dell’operazione troviamo da una parte un serpente bello, lucido e brillante, e dall’altra un calco vuoto su cui possiamo vedere tracce dell’ornamentazione del serpente e osservare l’impronta delle squame, incluse quelle che rivestono l’occhio.
Di seguito potrete vedere l'intero procedimento:
La vipera stacca l'esuvia, strofinando il muso...
... prima di trovare dei rami o delle superfici solide dove incagliare la "vecchia pelle"...
... e sfilare dolcemente il suo corpo dal vecchio rivestimento.
A operazione finita, si riposa e si lascia ammirare!
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