La primavera prosegue con temperature fresche che si alternano a quelle più miti. I rettili sfruttano ogni occasione per scaldarsi e poter finalmente essere carichi ed efficaci.
Il difficle inquesto periodo risiede più che altro ad avere la fortuna che il tempo libero combaci col tempo ideale per osservare i rettili...
Sopra un giovane maschio di natrice tassellata (Natrix tessellata). Come tutti i serpenti anche in questa specie si possono osservare individui melanici o melanotici, cioè con una pigmentazione particolarmete scura e nera.
Nella foto in basso un maschio di Vipera aspis francisciredi si scalda mimetizzato nelle foglie secche.
Nelle due immagini seguenti si possono vedere altrettanti ramarri (Lacerta bilineata) che sfruttano il calore che filtra tra le nuvole in una giornata poco soleggiata.
Questa primavera ho dedicato un paio di uscite alle natrici dal collare (Natrix helvetica), qui di seguito alcuni degli animali osservati.
Come per la natrice tassellata, anche in questa specie non é raro osservare individui melanotici o melanici. Nelle foto sopra e sotto, un maschio.
Sopra una giovane natrice dal collare, mentre nelle immagini seguenti delle femmine adulte.
Il tepore permette anche agli insetti di iniziare la loro stagione...
...sopra una locusta (Anacridium aegyptium), ormai acclimatata in varie zone del Ticino. Ma vale sempre la pena segnalarne l'osservazione al Museo cantonale di storia naturale di Lugano.
Sotto un bombo (Bombus terrestris):
... sopra armonia apparente sui fiori mentre sotto, in modo un po' più reale, una vespa caduta in acqua serve a rimpinzare un gruppo di gerridi:
Nelle due foto seguenti una femmina di Vipera aspis atra:
La pioggia primavarile ha attivato anche vari anfibi, tra cui le salamandre pezzate (Salamandra salamandra).
Come molta altra piccola fauna, pure loro sono spesso vittime del traffico stradale. Non é sempre facile vedere lucertole, serpenti, rane, ecc. ma per lo meno nelle stradine di montagna si può circolare in modo rilassato e prestare un po' di attenzione.
Le vasche usate come abbeveratoi per il bestiame, se ben strutturate come quella sopra, con legni e rampe di uscita possono essere sfruttate da vari animali per bere o, come per la salamandra, per metterci al mondo le larve. Altre, senza strutture per uscirne sono trappole mortali in cui molte bestiole agonizzano prima di morire miseramente.
Il ramarro sotto ha avuto la fortuna che io passassi da li quel giorno:
Prima di liberare il bel maschio di ramarro trovato nella vasca, gli ho tolto un po' di zecche... per ringraziarmi lui mi ha concesso il seguente scatto...
... poi mi ha mostrato le possenti mascelle ed é scappato!
Nella seguente foto un'altro maschio di ramarro, lui osservato mentre si scaldava al sole:
Tra i ragni più simpatici, sicuramente troviamo i salticidi, piccoli ragni intelligenti e curiosi:
Mentre volevo fotografare dall'alto questo sotto, lui ha alzato gli occhi per vedere cosa combinavo!!!
Le specie alloctone sono un problema largamente dibattuto ultimamente. Bisogna effettivamente essere coscienti che introdurre nuove specie nell'ambiente crea squilibrii. Nella foto seguente una testuggine palustre americana morta… purtroppo poco lontano, diversi altri individui si crogiolavano beatamente al sole, segno che hanno passato l’inverno senza problemi.
I biacchi (Hierophis viridiflavus) sono in grado di adattarsi a vari habitat, dalle rive di un lago poco lontano dall'abitato come sopra, a zone più selvatiche invase dai rovi come sotto:
Questo sotto vive sui bordi di una strada sterrata:
È sempre interessante osservare come i serpenti siano in grado di sfruttare ogni zona ben esposta al sole, come lo dimostra il maschio di marasso (Vipera berus) nella foto sotto. La neve si é sciolta da poco e lui si scalda nella zona libera a pochi metri da quel che resta delle abbondanti nevicate invernali.
Osservando da più vicino il serpente possiamo notare il suo occhio un po' lattiginoso, segno che si prepara alla muta. Nella Vipera berus il maschio muta subito dopo il riposo invernale per poi dedicarsi agli accoppiamenti.
Poco lontano dal marasso precedente una piccola femmina (nella foto sopra), verosimilmente nata nell'autunno 2018, esplora il suo habitat. Nella foto sotto é messa a confronto con un accendino:
Un'altra scappata in quota mi ha permesso di scorgere questa minuscola femmina di Vipera aspis atra, verosimilmente pure lei nata l'autunno scorso.
Anche qui, messa di fianco ad un accendino, uno ne capisce la stazza:
Poco lontano una coppia si crogiolava al sole. La femmina é quella sui toni del marrone, mentre il maschio é quello grigio coi bei motivi scuri che gli corrono sulla schiena.
Speriamo sia di buon auspicio per un'ottima stagione riproduttiva!
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