Questo capitolo è un po' spinoso… con l'interpretazione che darò, rischio di urtare certe persone, ma mi limiterò ad analizzare i fatti, senza criticare o portare un giudizio sulle convinzioni altrui.
La dualità naturale dei serpenti (velenosi/non velenosi, ovipari/ovovivipari, aggressivi/inoffensivi, terrestri/acquatici) ha influenzato anche la sua simbologia.
In culture in cui il serpente ha un ruolo positivo gli si attribuisce, sotto un'altra forma, anche un ruolo negativo. Dobbiamo assimilare alla figura del serpente anche altri animali a lei collegati come ad esempio i draghi, le lucertole, i coccodrilli e altri rettili.
Presso i popoli precolombiani delle Ande, la Pachamama (la terra), poteva prendere le sembianze di un enorme drago e muovendosi, creare dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche.
Nella Grecia antica molti mostri leggendari, nemici dei più popolari eroi, avevano delle componenti fisiche appartenenti al serpente.
Alcune popolazioni africane credono che i serpenti siano i messaggeri della morte.
In tutte le culture citate sopra, c’era dunque un serpente “buono” ed uno “cattivo” ed ambedue erano fondamentali all’equilibrio del mondo e dell’uomo.
Serpente-drago in ferro battuto, Ticino(?), XIX° secolo(?)
La gran parte delle religioni monoteiste hanno invece "demonizzato" la figura del serpente per eradicare le religioni che hanno soppiantato.
Ricordiamoci che in molte culture il serpente simboleggiava l'acqua, la conoscenza, la guarigione, il tramite con gli dei, la fertilità unita alla Dea Madre. Tutte queste divinità legate alla natura andavano in contrapposizione con la figura di un Dio assoluto ed onnipotente.
La religione cristiana è un ottimo esempio di questa trasformazione.
Nella Genesi si parla ancora di una figura di serpente "positivo", anche se avverso ad un serpente messaggero di Dio e punitore.
L'episodio è quello in cui gli israeliti, persi nel deserto del Sinai, si ribellano a Dio mettendo in discussione i suoi poteri. Come tutta risposta ricevettero dei serpenti per punirli, e Dio ordinò a Mosé di creare un'effige di serpente in rame, che permettesse di proteggere e guarire dai morsi dei rettili velenosi chiunque lo guardasse pentendosi sinceramente per la propria incredulità.
Adamo, Eva ed il serpente nell'Eden, secondo Albert Dürer
L'episodio, nella nostra cultura, che invece fu fatale al serpente è quello di Adamo ed Eva.
In quella parte della Genesi viene detto che il serpente convinse Eva (che poi convinse pure Adamo) ad addentare il frutto proibito che cresceva sull'albero della conoscenza del bene e del male. Dio si infuriò parecchio, infliggendo il suo duro verdetto: la donna partorirà con dolore e sarà nel potere dell'uomo; l'uomo dovrà lavorare duramente la Terra per sfamarsi; il serpente sarà odioso e maledetto tra tutti gli esseri viventi. Come se non bastasse gli fu anche inflitto la pena di dover strisciare sul petto e mangiare polvere ed avere inimicizia con la donna.
Non voglio creare polemiche… ma evidentemente queste storie sono state scritte da chi temeva il primordiale culto della Dea Madre che si unisce al serpente e di tutte le società matriarcali.
Se prima avevamo una cultura in cui la terra era vista come la Madre fertile, posta allo stesso livello della natura, simboleggiata col serpente, visto come l'acqua, il “fertilizzatore”, ora siamo di fronte ad una cultura in cui sia il serpente che la donna sono demoniaci ed impuri, su cui Dio veglierà per far si che non simpatizzino mai più.
La Vergine che schiaccia il serpente.
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