Tra le osservazioni che preferisco, ci sono queste, le osservazioni primaverili.
Appena il tempo migliora e le giornate si scaldano, perlustro qualche habitat che mi pare ideale… spesso sono passeggiate prive di incontri coi serpenti, ma è gradevole osservare la natura riavviarsi, vedere una farfalla, un fiore, una gemma, una lucertola, sentire gli uccellini cantare e le ghiandaie schiamazzare!
Polygonia c-album
L’occhio deve riabituarsi a scorgere il serpente mimetizzato nel suo ambiente, magari pure sporco della terra presente nel suo nascondiglio invernale.
Le prime volte le felci secche, i rametti che proiettano la loro ombra tra le foglie e altri piccoli dettagli mi fanno sussultare il cuore credendo di vedere una vipera…poi aguzzo lo sguardo e mi arrendo all’evidenza…oggi niente serpenti!
Le giornate spese così sono diverse, finché un giorno ecco che l’occhio cade su di una sagoma “anomala”, presenza invisibile ma fuori posto in mezzo alla vegetazione secca. La prima vipera dell’anno è emozionante, per certi versi è rassicurante. Mi rendo conto che il ciclo riprende, come è sempre ripreso, e soprattutto, la cosa che rassicura maggiormente dopo varie giornate passate a cercare vipere, senza successo, è che mi dico: -ok, sei ancora capace di scorgere questi serpenti!
Il bello di questi primi incontri è anche il fatto che se ci si avvicina con cautela alle vipere, esse non scappano, ancora un po’ intorpidite, per non dire rimbambite, dal lungo periodo passato al freddo. Più di una volta mi son seduto a fumare una sigaretta a pochi centimetri da una vipera placidamente incollata al suolo per immagazzinare il massimo del calore che viene a crearsi nel microclima che la bestiola ha scelto.
Maschio di Vipera aspis francisciredi
Solitamente i maschi sono i primi a volersi scaldare. La natura li ha fatti probabilmente più “svegli” delle femmine…in modo che quando queste ultime decidono di uscire allo scoperto, i maschi sono già caldi e pronti per gli accoppiamenti, mentre le femmine intorpidite, sono meno propense a fuggire per evitare i continui corteggiamenti maschili.
Maschio, in basso a sinistra, che corteggia una femmina la cui testa é visibile in alto a destra.
Non siate sorpresi se anche in rete trovate diverse fotografie di serpenti, soprattutto vipere, in periodi dell’anno ancora freschi, tipo febbraio. Alcune zone offrono dei microclima particolari, in cui le temperature sono nettamente più alte che nel resto del territorio. Può darsi benissimo che in un determinato ambiente girino serpenti mentre a poche centinaia di metri sia quasi ancora inverno inoltrato. Le quote influenzano notevolmente anche questa cosa.
Personalmente le osservazioni primaverili le faccio sempre nel medesimo “spot” che ormai frequento da diversi anni. Esploro anche altri ambienti, ma decisamente fin che le vipere non sono attive in quel che ormai considero lo spot primaverile, ho poche speranze di vederne altrove. Questo ben inteso parlando di Vipera aspis francisciredi; potrebbe darsi che la sottospecie Vipera aspis atra sia meno sensibile alle temperature fresche e allo sbalzo termico giorno/notte che c’è all’inizio della primavera. Sono cose che spero di riuscire a verificare nei prossimi anni…tempo permettendo!
Vi lascio coi pochi scatti che ho da proporvi.
Il primo esemplare visto, un maschio di Vipera aspis francisciredi il 6 marzo.
Qualche tipico fiore primaverile.
Rana temporaria mimetizzata sul fondo di una piccola pozza.
Purtroppo alcune rane scelgono posti sbagliati per deporre le uova.
In questa foto sembrerebbe che la vipera sia sola,ma nella seguente, osservando attentamente vedrete che é un maschio assieme ad una femmina.
Polygonia c-album, una delle mie farfalle preferite!
Questa non é una Polygonia c-album... si sarà strappata le ali per assomigliarci?
La neve non si é ancora sciolta che le rane sono prese dalla frenesia riproduttiva.
Una femmina di Rana temporaria alle prese con diversi maschi frenetici. Purtroppo la foga dei maschi porta spesso alla morte, per annegamento, della povera femmina.
La foto immobile non da giustizia alla frenesia dell'istante.
Lacerta bilineata
Vipera femmina.
La medesima vipera della foto precedente con una lucertola a pocha distanza.
Veramente difficile da vedere, ma in questa foto vi sono tre vipere, due relativamente visibili, una molto meno da questa prospettiva.
Maschio di Vipera aspis francisciredi, probabilmente vecchio di un paio d'anni.
A volte si intravvede poco... e termino riproponendo quest'immagine, vista sopra, di una vipera che sembra affacciasi dalla finestra.
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