Un paio di inverni fa, assieme agli amici Patrick Scimè e Patrick Kistler, ci siamo recati in una piccola grotta del Mendrisiotto per accertarci della presenza di anfibi in un piccolo lago sotterraneo.
Dopo aver osservato alcune larve di salamandra in acqua, abbiamo comunque dato un occhiata alle varie formazioni minerali presenti nella grotta. Tra un ragnetto e l’altro ecco che osserviamo una cavalletta di grotta. Tra una battuta e l’altra sul rischio di farsi pungere dall’ovodepositore (che sembra minaccioso, ma è totalmente innocuo) scatto una rapida foto all’insetto.
Arrivato a casa, per pura curiosità, posto tale immagine sul forum naturamediterraneo, in modo che chi ne ha le conoscenze possa identificare la cavalletta.
Dopo varie risposte, risulta che potrebbe essere una determinata cavalletta, non ancora segnalata sul territorio svizzero.
Si insinua pure il dubbio sulla corretta identificazione della cavalletta.
Grazie a Roberto A. Pantaleoni, ci mettiamo in contatto con Mauro Rampini, noto specialista di questi ortotteri, e con Carlo Morelli decidiamo di tornare nella grotta per catturare e fotografare in condizioni migliori le cavallette.
Va precisato, se ho capito bene, che per un’identificazione di queste cavallette, vanno comparati gli organi riproduttori dei maschi, che si differenziano da una specie all’altra.
Per dissipare del tutto il dubbio sulla corretta identificazione dell’insetto, vengono eseguiti degli studi genetici.
Dopo aver sperato per un po’ di aver scoperto una nuova specie di cavalletta, i risultati genetici ci hanno rimesso coi piedi per terra. La cavalletta in questione è Dolichopoda geniculata.
L’analisi genetica ci riserva comunque una sorpresa. La popolazione di Dolichopoda della “nostra” grotta ticinese, geneticamente corrisponde esattamente alla popolazione che vive in una grotta non lontano da Terracina, in provincia di Latina.
Nel passato molte grotte venivano utilizzate dall’uomo come riparo per lui, per il bestiame o per depositarci derrate alimentari e altri beni. La gente si spostava, venivano fatti scambi commerciali e sicuramente queste cavallette sono state trasportate da una grotta all’altra inconsapevolmente, e chissà quanto tempo fa.
La popolazione di Dolichopoda geniculata più vicina a quella che abbiamo scoperto, si trova in Piemonte. Questa specie è comunque ampiamente diffusa in Italia (Lazio, a sud del Tevere, Abruzzo, Campania, Lucania e Calabria nel versante sud del Pollino) e la sua località tipica sono i sotterranei di Napoli.
Ammetto che è stato sorprendente scoprire, o meglio, soffermarsi su un piccolo insetto sicuramente già visto numerose volte dai frequentatori delle grotte Ticinesi, ma mai preso in considerazione da nessuno, come se la sua presenza fosse scontata. Val sempre la pena soffermarsi con curiosità su ciò che ci circonda!
Ringrazio, per il loro prezioso lavoro, Mauro Rampini (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "C. Darwin" -Università La sapienza) cha ha fatto la determinazione della specie su base morfologica; Giuliana Allegrucci (Dipartimento di Biologia -Università di Tor Vergata) che ha svolto il lavoro di biologia molecolare; Roberto A. Pantaleoni (ISE-CNR Sassari); Carlo Morelli; Patrick Scimè, Patrick Kistler.
Ora vi lascio con alcune fotografie scattate nella grotta e alcune immagini della Dolichopoda geniculata che vi abbiamo trovato. Mi scuso per la qualità delle immagini, ma odio fotografare col flash, per cui non lo padroneggio molto bene.
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