Strana foto che rispecchia l'alone di mistero dell'arte Lobi.
Da diversi anni, percorrendo alcuni siti internet e sfogliando libri specializzati in arte africana, mi imbatto in strane figure metalliche a forma di serpente. Spesso questi oggetti vengono definiti come monete Lobi. Recentemente ho avuto l’occasione di acquistarne un paio dal prezzo ragionevole, cosa che mi ha permesso di toccarli con mano e mi ha stimolato ad approfondirne e capirene il loro vero uso.
Quanto seguirà parlerà relativamente poco di serpenti ed è una delle numerose versioni che ho trovato, o meglio è un riassunto e amalgama delle complesse e confuse versioni che ho trovato. Non facile da capire, ancor meno da spiegare, spero di non annoiarvi e scusatemi se mischierò, nella scrittura, passato, presente e altri tempi.
I Lobi sono una popolazione che vive tutt’ora nei territori del Burkina Faso, del Ghana e della Costa d’Avorio. I Lobi credono nell’esistenza di geni o spiriti della savana, alcuni di loro malvagi e spiano gli esseri umani per punirli se commettono azioni negative. Spesso la punizione consiste nel rendere pazzo chi ha sbagliato, o di farlo ammalare gravemente. Altri spiriti, i Thil, sono invece buoni e aiutano le donne ad essere fecondi, aiutano ad avere un buon raccolto e aiutano a guarire e a proteggersi delle malattie. I geni malvagi sono invisibili tranne che per chi viene punito, mentre quelli buoni possono decidere di volersi materializzare sotto forma di Thila o Bateba, secondo altri testi. I Thila possono essere dei semplici pezzi di legno, dei sassi, dei pezzi di ferro non lavorati dall’uomo, oppure i Thil possono decidere di voler essere rappresentati in modo più complesso. In quest’ultimo caso, la persona che riceve la richiesta da parte di un Thil di essere materializzato, deve recarsi da un indovino o veggente che tramite un rito religioso riceve le istruzioni da parte del Thil di come vuole essere rappresentato nella sua forma visibile.
Thila in ferro a forma di serpente bicefalo.
I Thil a volte decidono di essere rappresentati sotto forma di un camaleonte o un serpente in ferro o bronzo, un legno biforcuto, una statuetta in legno o in argilla raffigurante un pesce o un uccello o ancora una figura antropomorfa.
La persona che ha ricevuto il desiderio da un Thil di essere materializzato, dopo aver ricevuto le istruzioni del veggente, si reca da un artigiano specializzato nella costruzione di Thila che si metterà al lavoro seguendo scrupolosamente le istruzioni ricevute.
I Thila sono dei ricettacoli della loro natura divina ed hanno un ruolo importantissimo nella vita dei Lobi, che li onorano, servono e nutrono con sacrifici di sangue.
Ogni Thil, in cambio di protezione, può, da parte della persona per cui il Thila faccia azione, esigere che non si cibi più di carne di capra o che diventi uno scultore di Thila a sua volta o chissà che altra volontà, che chiaramente non può essere rifiutata.
Per poter possedere un Thila ci sono varie strade, la prima vuole che un Thil si incarni in un animale e che un cacciatore lo uccida a caccia, rimanendo abbastanza traumatizzato dall’evento. In un secondo tempo può anche darsi che nello stomaco di un animale appena ucciso si trovi un Thila in ferro destinato al cacciatore. Generalmente comunque i Thil si manifestano attraverso i sogni, chiedendo di essere materializzati.
Alcuni Thil vogliono essere incarnati in vari Thila, uno che favorisce la fertilità delle donne, uno che protegge dalle malattie, uno che favorisce un buon raccolto, e via dicendo.
I Thila sono praticamente la materializzazione degli antenati che decidono, in cambio di una controparte, di venire ad aiutare un loro discendente meritevole, come ad esempio un uomo che tratta bene la famiglia, rispetta il padre e la madre e i Thila già presenti in casa.
I Thila vengono posti nei tre altari casalinghi, il primo all’esterno davanti alla porta d’entrata, il secondo sul tetto della casa e il terzo nell’altare all’interno dell’abitazione.
Malgrado le innumerevoli forme presenti nei Thila, il serpente è ben rappresentato, forse proprio per cercare protezione dai morsi di serpenti, o per un puro volere estetico.
Spesso queste figure a forma di serpente vengono affiancate a dei Thila più grandi e dalla forma antropomorfa, sicuramente per completare un insieme di forze alleate.
La nostra mente cerca spiegazioni razionali per poter giustificare una determinata rappresentazione, ma in un contesto spirituale come questo, in cui i Thila sono compagni visibili di forze invisibili, solo il vissuto, i bisogni e l’esperienza dei Lobi possono capire veramente quanto poco c’è bisogno di catalogare i Thila in base alla loro forma esteriore.
I Lobi hanno bisogno di attorniarsi da numerosi Thila per essere sempre in contatto con Dio, per essere in contatto coi loro antenati, che sono passati da visibili (vita) ad invisibili (morte) per tornar visibili (Thila). Questo tipo di scultura è il modo che i Lobi usano per scongiurare e rendere meno definitiva la morte.