Il tempo incostante di questa primavera ha reso l’osservazione dei serpenti un po’ faticosa, più che altro dal punto di vista di trovare le giornate libere che coincidevano con un meteo idoneo.
In ogni caso, nelle giornate buone le osservazioni sono state fruttuose ed interessanti. In pratica i serpenti sono “costretti” a sfruttare pure loro i momenti di tepore e di sole che si alternano alle giornate uggiose. In alta quota l’innevamento ha perdurato, ma lo scioglimento delle nevi ora è rapido ed inesorabile.
Mi sono recato anche qualche giorno in Vallese, dove l’amico Yves Brunelli, mi ha portato in splendide vallate per osservare vipere e altri animali.
Ecco alcune delle osservazioni fatte:
Inizio con questo cucciolo di vipera lungo una quindicina di centimetri, che ha superato indenne l'inverno.
Non lontano del piccoletto di prima abbiamo osservato questa grossa femmina bella in salute di Vipera aspis atra.
Nel medesimo habitat vallesano, in riva ad un lago, si possono vedere anche parecchie Natrix natrix. Vi si possono osservare delle femmine veramente grosse, e molte con poca ornamentazione dorsale.
Tipico delle grandi femmine di Natrix natrix é pure l'assenza del collarino chiaro.
Con ogni probabilità, la stazza massiccia delle natrici é favorita dalla presenza di tantissime rane (Rana temporaria), alcune delle quali veramente belle!
Sempre nella medesima zona si osservano vipere dalla livrea bella e particolare.
Ritratto del maschio di Vipera aspis atra precedente.
Altro maschio con una preda nello stomaco.
Tipico degli individui melanotici é la presenza di squame "colorate", spesso nelle labiali.
La ricchezza di questo habitat ci fa saltellare da un orbettino (Angius frgilis)...
... ad un maschio di Natrix natrix...
... ad un rospo (Bufo bufo)...
... ad un'altra bella vipera...
... stando comunque attenti a non calpestare una rana!
Il tutto sotto l'occhio vigile delle vipere!
In un altro habitat del Vallese abbiamo osservato questo stupendo maschio di Vipera aspis atra.
Lucertola vivipara (Zootoca vivipara)
Di seguito altre Vipera aspis atra.
Nei pochi giri fruttuosi fatti in Ticino, oltre a qualche muta, segno che i serpenti ci sono, ho potuto comunque vedere la natura riprendersi dall'inverno.
Le farfalle amoreggiano.
Narciso devere rendersi all'evidenza che la bellezza é efimera!
Il Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) osserva discretamente il mondo dall'alto di un cespuglio.
Il bruco mangia il più possibile per diventare rapidamente grande ed avere le ali.
Il giglio fiorisce.
L'insettino impollina i fiori.
La ginestra da un po' di colore.
Il mughetto appassisce.
Questo insetto rosso fiammeggiante scorazza prepotentemente.
Bel maschio di Vipera aspis atra.
Maschio di Vipera aspis francisciredi.
Rirtratto della vipera precedente in cui si vede bene l'occhio opaco, segno che é in fase di muta. I due maschi osservati, ad un giorno di intervallo, in due valli del Ticino erano in muta. Il fenomeno della muta é scatenato da fattori ormonali, e non é sorprendente che in un determinato periodo si trovino numerosi esemplari in muta, segno che bene o male tutti seguono un certo tipo di ritmo biologico che li infuenza.
Termino come ho iniziato, cioé con un cucciolo, in questo caso di Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus), con la speranza che se sono riusciti a superare la loro prima prova di sopravvivenza (il primo inverno), riescano a superare tutti gli altri pericoli della vita e a mandare avanti la loro specie.
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