Nella cultura Zuni il serpente ha una forte presenza ed è raffigurato in molte forme d’arte. Tra le rappresentazioni più interessanti, troviamo i feticci a forma di serpente, intagliati nella pietra (marmo e altre). Queste figure sono scolpite, forate e levigate a mano, spesso presentano degli intarsi in altre pietre o in madreperla.Si pensa che gli Zuni abbiano imparato dai Navajo l’arte della lavorazione delle pietre preziose e semipreziose. I Navajo l’avrebbero acquisita dai primi coloni spagnoli, specializzandosi nella fabbricazione di gioielli.
Esempio di gioielli Navajo.
Tra i numerosi feticci Zuni, chiaramente, mi interesso particolarmente quelli a forma di serpente. Ogni forma diversa rappresenta un serpente diverso, dal potere distinto.
Il serpente tradizionale è una creatura inquietante ma è considerato un aiuto agli uomini. Il serpente è un cacciatore cha sa muoversi con agilità e velocità e sa passare inosservato. Quando il serpente cambia pelle, simboleggia il cambiamento, la trasformazione. I rituali di guarigione e di fertilità richiedono la presenza di idoli a sembianza di serpente. La sua forma, che ricorda quella di un pene, ne è sicuramente un motivo. Questo serpente rappresenta la potenza sessuale, la vita e la morte.
Il discorso legato alla fertilità e alla guarigione vale pure per i feticci che rappresentano i serpenti a sonaglio. Questi crotali proteggono e portano buona fortuna.
Serpente a sonaglio, lo si riconosce dalla coda abbastanza esplicita.
Altro esempio di serpente a sonaglio.
I serpenti dalla forma zigzagante, chiamati Avanyu, rappresentano la pioggia e la fertilità delle colture. La sua forma è eloquente, ricorda un fulmine o il serpeggiare di un torrente tortuoso. Il serpente Avanyu è responsabile del cambio delle stagioni e dei cambiamenti in generale, egli benedice l’acqua, porta la pioggia e ripristina le energie.
Citdola è la versione commerciale che gli Zuni hanno creato in parallelo al Avanyu. Citdola rappresenta il cambiamento attraverso la nascita e la morte. La sua forma a spirale simboleggia la carica energetica. La potenza del morso del serpente ha probabilmente influenzato questa simbologia legata all’energia, inteso come trapasso/scambio energetico tra il serpente e la sua preda. Indossare gioielli con questo serpente fornisce energia.
Come abbiamo potuto vedere in questi feticci a forma di serpente, la pietra che quasi sempre compare è il turchese. Presente in abbondanza, in minimi dettagli o semplicemente per rappresentare gli occhi, il turchese ha la sua importanza. Gli Hopi credono che il turchese sia l’escremento della lucertola. Per tutti questi popoli, questa pietra è sacra e protegge dai pericoli e dalle malattie contagiose chi lo indossa, rappresenta salute e prosperità.
Oggi degli artisti Zuni lavorano la pietra sempre in un modo artigianale, creando degli idoli dalla forma tradizionale. Questi feticci non hanno la valenza e la carica di quelli usati per i riti, ma vengono comunque trattati bene… una mancanza di rispetto può portare a gravi conseguenze, come ad esempio, all’infertilità.
Malgrado questi manufatti abbiano, oggi, uno scopo commerciale e non sacro, sono la continuità di una cultura repressa e praticamente annientata da anni di colonialismo e da terribili campagne sterminative e ghettizzanti.
Gli Zuni, i Navajo, gli Apache e molti altri popoli continuano a mantenere viva una cultura e delle tradizioni che difficilmente trovano spazio nel mondo moderno che è cresciuto attorno a loro.
Questi oggetti artigianali sono uno dei tanti modi che un popolo ha trovato per poter esprimere la propria cultura, aggiornandola ai tempi moderni per far sì che non cada nell’oblio.
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