Recentemente mi sono recato in una zona della Lombardia dove sopravvivono alcune Vipera aspis francisciredi. Ringrazio Matteo, che gentilmente mi ci ha portato.
Gli habitat sono un po’ diversi da quelli che frequento abitualmente, in quanto è formato da boschi e radure di pianura. Diversamente a ciò che osservo nelle vipere “ticinesi”, queste vivono proprio ai margini del bosco, trovando rifugio nei rovi, in altra vegetazione e tra le radici degli alberi. Gli habitat a cui sono abituato alternano pietre (pietraie, muri a secco, ecc…) a vegetazione più o meno densa. Nell’habitat lombardo non vi era traccia di pietre.
L’esemplare che abbiamo osservato si teneva a pochi centimetri dalla tana di un roditore (forse disabitata) dove probabilmente trovava rifugio.
Mentre fotografavamo la vipera, quest’ultima adottava un comportamento diverso da quelle che osservo in altri ambienti, cioè cercava di nascondersi sotto le foglie che formano il substrato, a volte nascondeva la testa sotto il proprio corpo; mentre altre vipere di ambienti più pietrosi spesso cercano rifugio scattando rapidamente, quasi fossero coscienti che prima o poi capitano a portata di una fessura tra i sassi, dove riescono a dileguarsi.
Avendo osservato un solo individuo non posso di certo azzardare che il comportamento della vipera presa in esame sia quello di tutte le vipere che vivono in questo tipo di habitat.
La forte industrializzazione e edificazione della pianura Lombarda ha portato alla quasi totale distruzione degli ambienti adatti alla vipera, per qui l’esemplare delle foto fa parte di una “popolazione relitto” che riesce a sopravvivere (non si sa fino a quando, purtroppo) sparpagliata nei residui dei suoi habitat elettivi e primari.
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