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30 luglio 2018 1 30 /07 /luglio /2018 10:57

I serpenti perdono i denti, ma ricrescono!

Introduco questo breve articolo con l'immagine seguente, in cui si vede una vipera mentre morsica. Dopo la descrizione riproporrò la medesima foto con un paio di indicazioni per renderla più chiara.

Le vipere perdono i denti!

L’apparato velenifero delle vipere sfocia nella parte visibile composta dalle zanne velenifere, due denti posti anteriormente sul palato del serpente. Questi denti canalicolati sono paragonabili all’ago di una siringa, e quando vengono conficcati nella preda, permettono l’iniezione del veleno nel corpo di quest’ultima.

La lunghezza dei denti dei viperidi è relativamente grande, per cui quando non vengono utilizzati restano in posizione di riposo, ripiegati contro il palato e protetti da una guaina,  vengono eretti solo quando il serpente decide di morsicare. I serpenti con questo apparato velenifero vengono definiti solenoglifi.

La lunghezza e la struttura del dente lo rendono relativamente fragile, per cui è soggetto a rotture, se per esempio la vipera colpisce un oggetto invece della preda; il dente si consuma, per cui penetra meno bene nella preda; il dente si stacca restando conficcato nella preda che magari ha tentato di scappare, facendo trazione sul dente del serpente.

Per il serpente è importante avere sempre le zanne che gli permettono di dare un morso efficace. Un periodo prolungato senza poter morsicare e neutralizzare le prede, porterebbe l’animale a patire la fame. La natura ha quindi pensato bene di permettere alle vipere di avere alcuni “denti di riserva” che sono tenuti a riposo contro il palato mentre il dente impiegato viene utilizzato per  morsicare le prede. Man mano i denti vengono sostituiti, altri denti crescono; la cosa è ben visibile negli scheletri di serpenti (in questo articolo ne potete vedere alcune immagini: scheletro) oppure in radiografie dove si distinguono 3-4 zanne velenifere per parte, di grandezza diversa in base alla loro crescita.

A volte, quando un dente sta per essere messo “fuori uso”, subentra già il dente sostitutivo, il che fa sembrare che la vipera abbia due zanne velenifere per parte.

 

 

Sotto ripropongo l'immagine di partenza. Nella foto si vede la parte laterale della testa di una vipera mentre morsica, per cui si vede solamente la sezione sinistra della testa. Va notatao, come ho evidenziato, il dente velenifero in uso e un secondo dente ripiegato che sostituirà l'altro.

 

Le vipere perdono i denti!

 

 

 

 

 

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2018. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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16 luglio 2018 1 16 /07 /luglio /2018 12:28

Luglio é un mese caldo e la copertura vegelate é al massimo, per cui diventa a volte difficile osservare i serpenti. Se ne possono vedere, ma spesso la cosa si limita a una rapida fuga da parte del serpente o di qualche squama ben mimetizzata tra rami e foglie.

Vale comunque la pena fare qualche giro in natura, le cose da osservare sono parecchie!

Luglio, sempre un mese tosto!

Sopra e sotto sono due immagini tipiche di questo periodo caldo. Sopra una Vipera aspis francisciredi espone ai raggi mattutini una piccola porzione del proprio corpo, il che le permette di mantenere la propria temperatura corporea come lo desidera.

Sotto Vipera berus, anch'essa espone solo parte del proprio corpo al sole. Entrambe sono gestanti, da qui la necessità di elevare la propria temperatura corporea per favorire lo sviluppo degli ebrioni.

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

Se non si vedono serpenti, girare nei loro habitat é sempre interessante e istruttivo, si osserva la vegetazione evolvere e si possono trovare tracce della loro presenza, come la muta nell'immagine sopra.

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Nella foto sopra, in un una fresca mattina che segue un temporale notturno, ho sorpreso una splendida femmina di Vipera berus che si gode il bel tempo poco lontano dal suo rifugio.

 

 

 

Gli insetti sono molto attivi, la loro stagione riproduttiva può vacillare da un momento all'altro, per cui appena c'è sole e tepore si danno da fare:

Luglio, sempre un mese tosto!

Clossiana (Boloria) euphrosyne

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

Nella foto sopra una cavalletta che sta completando la muta. Ad ogni sviluppo diversi insetti devono compiere questo passaggio in quanto il loro esoscheletro si fa stretto.

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

Rutpela maculata

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Vespe Polistes, mentre si spartiscono il cibo da distribuire alle larve, battono le ali per rinfrescare il nido.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le foto spesso ingannano sulla reale dimensione del serpente immortalato. Qui sotto, nella prima foto un individuo di Vipera berus. Difficile dire quanto sia grande...

Luglio, sempre un mese tosto!

... qui sotto ecco lo stesso animale fotografato con di fianco un accendino...ecco che la proporzione viene probabilmente ridimensionata!

Si tratta verosimilmante di una femmina nata a fine estate 2017.

Luglio, sempre un mese tosto!

Sotto una piccola Coronella austriaca, pure lei nata nell'autunno del 2017

Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

 

La flora é pure qualche cosa di veramente gradevole da vedere, oltre ai loro colori e alle loro forme, sono un vero e proprio serbatoio di vita per insetti e altri invertebrati.

Luglio, sempre un mese tosto!

Digitalis

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Nigritella nigra

 

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

Gymnadenia conopsea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

Malgrado il fitto della vegetazione che caratterizza l'habitat di Vipera aspis francisciredi, a volte qualche indivuduo sceglie ambienti più scoperti, come nel caso di questa femmina gestante. Forse l'habitat che frequenta in questo periodo, composto da pietre di vecchi muri a secco, accumula un buon calore per velocizzare lo siluppo dei piccoli che porta in pancia.

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

 

 

 

Alcuni dei numerosi ragni osservati:

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

Argiope bruennichi, femmina immatura.

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Araneus

 

 

 

 

 

 

 

Un ramarro (Lacerta bilineata) domina il suo territorio dall'alto di un sasso!

Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

 

 

 

 

Quest'anno ho avuto un rapporto particolare coi mammiferi, specialmente coi cervi. Ho trovato 4 palchi dei primi mesi dell'anno, non mi era mai successo...

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

.... le lepri son sempre carine da vedere, generalmente vigili contrariamente a questa che si é fermata a fissarmi e grattasi le orecchie  a meno di 10 metri di distanza...

Luglio, sempre un mese tosto!

Lepus europaeus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

...ma sicuramente la cerva che dormiva della piccola stalla abbandonata é l'inconro più particolare che ho avuto... Passando di fiaco alla piccola costruzione ho sentito rumori di zoccoli, quindi me ne sono allontanato per vedere chi ne usciva... dopo un po', sentendo l'animale urinare ogni 3 minuti, mi son avvicinato di nuovo e da una finestrella ho potuto osservare la cerva impaurita, cosciente che si ritrovava in trappola. La porta di ingresso é bassa, per cui l'animale per entrare ed uscire deve inginocchiarsi. Vista la situazione un po' tesa per la cerva, mi sono allontanato per lasciarle la via libera!

Qui sotto la foto della cerva che mi guarda:

Luglio, sempre un mese tosto!

Cervus elaphus

 

 

 

 

 

 

Il capriolo sotto sembra trovarsi meglio in mezzo alle felci, da dove può controllare ciò che faccio!

Luglio, sempre un mese tosto!

Capreolus capreolus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il colubro liscio (Coronella austriaca) della foto sotto non sembra interessarsi ai grossi mammiferi con cui deve condividere l'habitat ogni tanto.

Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

 

Nei prati umidi le piante carnivore convivono, coscienti che il numero di insetti é in grado di sfamare tutti quanti

Luglio, sempre un mese tosto!

Pinguicula alpina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Drosera rotundifolia

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Pinguicula leptoceras

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Sopra una giovane Rana temporaria cerca di mimetizzarsi tra le pietre di un torrentello di montagna...mentre nella foto sotto dei girini della medesima specie devono sperare che la neve accumulata da una valaga vada avanti a sciogliersi lentamente...altrimenti la pozza d'acqua in cui vivono si prosciugherà condannandoli.

Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

 

 

 

Un paio di bruchi...

Luglio, sempre un mese tosto!

Sopra un bruco di Psychidae protegge il suo corpo costruendosi un involucro di sassolini uniti con della seta, mentre il bruco della foto sotto confida nel mimetismo.

Luglio, sempre un mese tosto!
Luglio, sempre un mese tosto!

Aglia tau

 

 

 

 

 

 

 

Vi sono zone dove l'habitat di Vipera aspis entra in contatto con quello di Vipera berus. Girovagare in questi posti é sempre interessante...non si sa mai cosa si vede, se l'una o l'altra specie, magari la meteo incide su questo, magari é semplicemente casualità.

In una visita fatta in uno di questi posti ho potuto osservare le due specie:

Luglio, sempre un mese tosto!

Vipera aspis atra, femmina.

 

 

 

 

 

 

 

Luglio, sempre un mese tosto!

Vipera berus, femmina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Termino questa passeggiata virtuale con una foto che trovo mi sia riuscita bene e rappresenta  la maestosità della natura che ci circonda. Paesaggi, ecosostemi, flora, fauna. Un equilibrio forte ma fragile.

 

 

Rana temporaria nel suo habitat, Canton Uri, Svizzera.

Luglio, sempre un mese tosto!

 

 

 

 

 

 

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2018. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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10 luglio 2018 2 10 /07 /luglio /2018 13:21

La legge parla chiaro, tutti, sottolineo TUTTI, i rettili in Svizzera e Italia, sono protetti, quindi la loro uccisione e punibile dalla legge.

Resto comunque dell’idea che la conoscenza e la divulgazione portano più frutti che non le sanzioni!

Ecco perché scrivo le seguenti righe e perché, malgrado un filo di nervoso e demoralizzazione, quando ricevo immagini di rettili fatti a pezzi, cerco di restare cordiale e spiegare dove sta l’idiozia del gesto.

 

 

L’ho ucciso perché in giardino giocano bambini!

 

Questa è generalmente la frase che accompagna la fotografia di un serpente fatto a pezzi che mi viene mandata per identificarlo!

L’ho ucciso perché in giardino giocano bambini!

 

 

Prima si spara, poi si fanno le domande.

Mi pare che la voglia di sapere cosa si ha ucciso è spesso legata al volere autogiustificare il proprio stupido gesto… potersi lavare la coscienza e dirsi: -era una vipera, ho fatto bene ad ucciderla!

Ma ripeto, anche le vipere sono protette e non vanno uccise!

 

Proteggiamo i bambini, questo è importante, e per proteggerli bisogna educarli.

Tanto per prendere un esempio banale, si insegna ai bambini che prima di attraversare una strada ci si ferma, si guarda a destra e a sinistra, e se la via è libera si attraversa.

Nessuno si sognerebbe di prendere, preventivamente, a fucilate tutte le auto o le moto che transitano nella via davanti a casa!

 

Coi serpenti il principio è il medesimo, si deve insegnare ai bambini a non toccare gli animali.

Si insegna ai bambini a non taccare un cane sconosciuto, perché non insegnare la medesima regola applicata ai serpenti? 

I bambini che sono confrontati con adulti che li hanno “protetti” uccidendo un serpente, non ricevono educazione e non ringrazieranno l’adulto, anzi!

Il timore e l’ignoranza vengono trasmessi dall’adulto al bambino, generando paure insensate, quelle che l’adulto crede di risolve con un colpo di pala sul serpente.

 

Gli unici bambini che ho visto ringraziare per l’educazione e la protezione cha hanno ricevuto dagli adulti, sono quelli a cui è stata data la possibilità di osservare un animale vivo, vedere un serpente nuotare in un fiume, vederne uno strisciare sul sentiero, col genitore chi gli dice di non avvicinarsi ma di guardarlo e osservarlo mentre va per la sua via.

Insegnare ai bambini ad essere prudenti e a rispettare la natura, questo è un vero gesto di protezione nei loro confronti, e i bambini vi diranno grazie!

L’ho ucciso perché in giardino giocano bambini!

Liam ha potuto vedere da vicino un serpente, e questo grazie ai suoi genitori (anche se la mamma non é proprio convinta). Direi che il suo sorriso la dice lunga ... non ho nulla da aggiungere!

 

 

 

 

 

 

 

 

I testi sono miei... le foto dei serpi uccisi pescati a caso nei miei archivi, ma non credo che chi me le ha mandate voglia farmi storie per i diritti. Grazie a Liam, Moira e Graziano per lasciarmi utilizzare la foto dell'incontra tra bambino e serpente!

 

Ad ogni modo:

 

Copyright © Grégoire Meier 2018. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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6 luglio 2018 5 06 /07 /luglio /2018 13:34
Non permettiamo la distruzione dei Virunga!!

Torno con una parentesi africana, purtroppo non grazie ad un mio recente viaggio in questo continente affascinate, ma per sensibilizzare su di un problema che tocca i parchi naturali Virunga e Salonga della repubblica Democratica del Congo.

 

Recentemente si è deciso di autorizzare la trivellazione su vaste superfici di questi parchi per cercare ed estrarre petrolio. L’impatto ecologico che tali trivellazioni saranno catastrofiche. Per ora autorizzate su porzioni pari al 21 % della superficie dei parchi, probabilmente col tempo si estenderanno…con la scusa sempre del petrolio oppure di qualche altro minerale prezioso o ricercato, portando alla totale distruzione di questi importanti ecosistemi.

Lasciamo da parte il fatto che questi parchi nazionali sono l’habitat di varie specie animali e vegetali endemiche della zona, e che con la loro distruzione si farebbero estinguere tali entità…ma la storia ce lo ha mostrato molte volte, la distruzione degli ecosistemi causano scompensi climatici, per cui, ad esempio, con la distruzione del Salonga (la seconda foresta pluviale più grande al mondo dopo l’Amazonia), si avranno ripercussioni climatiche gravi, come la desertificazione delle aree circostanti e probabilmente non solo.

 

Chiaro, bisogna essere coscienti che le entrate economiche delle trivellazioni petrolifere saranno introiti enormi per paesi che lottano per avere condizioni economiche migliori di quelle che hanno avuto fino ad ora, ma sarebbe un arricchimento immediato, per pochi eletti, lasciando in condizioni ancora peggiori chi già ha poco oggi, e di conseguenze avrà ancora meno domani.

 

Nei mesi scorsi vari rangers del Parc des Virunga sono stati assassinati, alcuni turisti sono stati rapiti (poi liberati) ma i loro accompagnatori son stati uccisi. Attacchi imputati a problemi politici che la RDC vive da anni…certo…ma la storia insegna che molti problemi politici sono stati ben costruiti da poteri economici con l’unico scopo di poter operare liberamente in paesi messi in ginocchio da tali manovre. Il turismo nel Parc des Virunga è stato interrotto al seguito di questi omicidi, togliendo le entrate finanziarie che portava.

Non permettiamo la distruzione dei Virunga!!

Il Ruanda mi ha mostrato come una tutela del parco nazionale che genera entrate economiche fa sì che la gente lo protegga visto che ha potuto vedere coi propri occhi come la continuità del turismo porti molte entrate economiche. Meglio avere 100 turisti al giorno per 10 anni piuttosto che 2 ettari di foresta ridotta in carbonella che mi frutta entrate per 1 mese lasciando alle spalle un pezzo di deserto sterile.

Le manovre economiche mascherate da politica per mettere in ginocchio il parco dei Virunga sta funzionando, niente turisti=niente entrate quindi meglio una trivellazione petrolifera che porterà entrate (sicuramente non ha chi ne ha necessità purtroppo).

 

Stranamente, quasi in concomitanza, si sta discutendo della possibilità di poter esportare gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei), okapi (Okapia johnstoni) e altri animali endemici della RDC in zoo della Cina, con lo scopo di creare una banca genetica…  come per pararsi il posteriore se per caso l’estrazione del petrolio dovesse inquinare e radiare dal pianeta i parchi nazionali e tutti i loro abitanti.

Certo che vedere un gorilla, ammirando attraverso un microscopio una spirale di DNA, è emozionante… oppure si potrebbe progettare di (re)introdurre l’okapi in valle Verzasca o in qualche faggeta del Trentino…alla peggio, per lo meno avremo una decina di esemplari per ogni specie in qualche gabbia o provetta.

Non permettiamo la distruzione dei Virunga!!

Ammetto, fa strano andare a far visita ad una famiglia di gorilla…ci si sente imbarazzati, un po’ come quando in certi giri turistici la guida ti fa entrare in un villaggio di certe minoranze etniche e la vecchietta di turno insiste per farti visitare la casa e ti offre il te… ti senti fuori posto…per lo meno io mi sento fuori posto… un intruso che fa il guardone nell’intimità della dura vita quotidiana di una famiglia.

Ma se la soluzione per tutelare certi ecosistemi, certe piante e certi animali è questa, ben venga! Si sacrifica un po’ della dignità dell’animale (o forse ad essere meno degno è l’uomo), ma questo sacrificio ha ripercussioni positive, per cui va appoggiato e sostenuto. L’uomo ama e rispetta ciò che conosce, ciò che vede, ciò che tocca, ciò che lo fa sognare e soprattutto cio che gli fa guadagnare o per lo meno mangiare. Siam pur sempre stupidi e semplici esseri umani.

 

 

In rete girano varie petizioni da firmare per sensibilizzare il presidente della Repubblica Democratica del Congo, l’UNESCO e il CITES. Non sto qui a mettere i link, basta fare due ricerche per trovarle…anche se mi chiedo sempre quale reale impatto abbiano.

 

Grazie per chi ha avuto la pazienza di leggere e per chi in un modo o nell’altro farà qualche cosa per evitare questo scempio!

 

Lascio i link delle seguenti istituzioni dove si può dare un contributo e trovare altre informazioni:

 

Parc national des Virunga

 

Dian Fossey Gorilla Fund

 

 

 

 

 

Il logo qui sotto é tratto dalla campagna del WWF

Non permettiamo la distruzione dei Virunga!!

 

 

 

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2018. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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20 giugno 2018 3 20 /06 /giugno /2018 08:29

La meteo umida e instabile di questa ultima parte di primavera mi ha permesso di fare diverse osservazioni di marassi (Vipera berus). Le popolazioni ticinesi di questo serpente sono poche e relittuarie. Non amano il troppo caldo... ecco la facilità di poterli osservare tra un acquazzone e l'altro.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Nelle due immagini sopra una bella femmina di Vipera berus osservata ai primi raggi di sole in una calda giornata. La sua stazza mi fa capire che é in gestazione, motivo per cui era premurosa di scaldare il proprio corpo per facilitare lo sviluppo degli embrioni.

 

Sotto una giovane femmina, nella seconda foto l'ho immortalata con un accendino di 6 cm per far capire la proporzione. Si tratta verosimilmente di un individuo nato nell'autunno 2016.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Sopra habitat dove é possibile osservare il marasso, mentre nelle immagini sotto vi sono delle sanguissughe osservate in un laghetto di quota.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Nella foto in alto una Rana temporaria che si godeva il fresco dell'erba umida poco lontano da un'altra femmina di Vipera berus (nell'immagine sotto).

Fine primavera da marassi

 

 

 

 

L'umidità unita a temperature miti permette la crescita dei primi funghi...

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

....e la crescita dei muschi...anche in posti assurdi!

Fine primavera da marassi

 

 

 

Per cambiare un po' d'aria mi son recato in Francia, dove é nota una popolazione di Vipera aspis atra che presenta una buona percentuale di individui senza il tipico motivo dorsale, chiamati concolor.

Qui di seguito alcuni degli individui osservati. Il primo e l'ultimo della serie sono maschi, mentre gli altri sono femmine.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

Nella foto sotto confronto tra individuo "tipico" e individuo concolor trovati a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro.

Fine primavera da marassi

Nella medesima popolazione sono presenti anche vipere dal motivo dorsale più tipico oppure  con disegni dorsali particolari, come quello presente sulla femmina della foto in basso, dal motivo serrato con linea vertebrale chiara.

Fine primavera da marassi

 

 

Malgrado un habitat alpino vasto, le vipere si adattano alle strutture umane, come possiamo vedere nelle seguenti immagini, la prima che ne ritrae una arrotolata tra i sassi di un gabbione di sostegno, mentre l'altra intenta a scaldarsi contro un muro di cemento ai bordi della strada.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Le strutture umane possono anche rivelarsi pericolose, come per questa coppia di Rana temporaria che saltellava allegramente in mezzo alla strada. Sono state spostate in un ambiente più idoneo.

Fine primavera da marassi

 

 

Sulla via del ritorno, una breve fermata in Piemonte mi ha permesso di vedere alcune Vipera aspis atra e di poter chiacchierare con degli amici.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Vipera aspis atra, sopra due femmine e sotto due maschi, tra cui uno melanotico.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

Nelle immagini seguenti un piccolo, verosimilmante nato nell'autunno 2017, di orbettino (Anguis veronensis). Nella seconda immagine l'ho immortalato vicino ad un accendino e si nota che malgrado i pochi mesi di vita, questa lucertola apoda ha già avuto probabilmente un incontro con un predatore, visto che ha perso parte della propria coda, metodo di "difesa" tipico delle lucertole.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

La bella stagione fa sbocciare fiori e attivare gli insetti, ognuno di loro intento a nutrirsi e riprodursi.

Fine primavera da marassi

Trichius gallicus

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Lasiommata maera

 

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

Dorcus parallelepipedus

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Agapanthia kirbyi

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

Idaea rusticata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

Anoplotrupes stercorosus, anche se il termine di rügamerda é appropriato.

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

Necrophorus vespillo

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

Imponenti formicai con l'attività predatoria che li circonda.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

 

 

Tra le piante curiose che ho potuto vedere, risalta questa Pinguicula leptoceras bianca, forse una forma di albinismo in quanto solitamente questa piccola pianta carnivora ha il fiore violaceo.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

Una scappata in territorio Vipera aspis francisciredi mi ha fatto incontrare questo biacco dalla livrea gradevole con bei riflessi azzurrognoli

Fine primavera da marassi

Hierophis viridiflavus

Fine primavera da marassi

 

 

 

 

La fitta vegetazione che caratterizza l'habitat delle vipere é pure rifugio di parecchi ragni.

Fine primavera da marassi

Pisaura

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

Micrommata virescens

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine primavera da marassi

 

 

 

Nelle foto seguenti due femmine di Vipera aspis francisciredi dalla caratteristica livrea brunastra, che la rende ben mimetizzata nell'ambiente che colonizza, cosparso di felci e foglie secche.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

I ramarri (Lacerta bilineata) sono anche molto attivi e guardinghi, protetti dalla vegetazione in cui vivono. La prima foto ritrea una femmina, mentre nella seconda troviamo un maschio.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

Alcuni scatti dei paesaggi percorsi cercando di osservare marassi:

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

In una giornata temporalesca ho osservato varie Vipera berus, tra cui le tre femmine delle foto seguenti:

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

Poco prima che si scatenasse il temporale ho anche avuto la fortuna di incrociare il cammino con questo splendido maschio di Vipera berus dalla livrea contrastante e appariscente. La mancanza di luce e sole mi hanno permesso un paio di scatti che non rendono giustizia al reale impatto visivo del serpente.

Fine primavera da marassi
Fine primavera da marassi

 

 

 

 

 

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2018. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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