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5 marzo 2021 5 05 /03 /marzo /2021 13:31

I primi caldi della fine di febbraio hanno fatto rapidamente sciogliere l’abbondante neve caduta anche a quote piuttosto basse, facendo scattare la natura verso la primavera. Vegetali e animali si attivano, ognuno al suo ritmo, seguendo una “programmazione” maturata in millenni di esperienza ed evoluzione.

Ogni anno è fantastico osservare questo lento “risveglio” e probabilmente come ogni anno ci si rimarrà male da come il ritmo progredisce in modo frenetico e rapido.

Qui di seguito lascio le immagini dei primi incontri che ho potuto fare nelle settimane scorse:

Primi incontri 2021

Se il fiore maschio, pieno di polline é ben conosciuto, il discreto fiore femmina di nocciolo (Corylus avellana) lo é un po' meno. Vedi foto sopra.

Primi incontri 2021

Sopra Galanthus e sotto Leucojum vernum.

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

Il fiore verde dell'Helleborus viridis ha un fascino particolare.

Primi incontri 2021

 

 

Le lucertole muraiole (Podarcis muralis) sono il rettile ticinese attivo in qualsiasi mese, ma questo dipende anche dalla quota in cui vivono. Quelle di pianura si crogiolano al sole anche in gennaio, mentre quelle che vino in quota, in quel mese verosimilmente hanno il loro rifugio invernale ricoperto con vari centimetri di neve, per cui hanno poco da crogiolarsi.

Ecco alcune immagini:

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

La foto sopra contrasta parecchio con quella sotto.

Sopra si possono vedere due femmine, una delle quali sembra un fantasmino… è l’effetto della terra che ha addosso, fenomeno osservabile in parecchi rettili appena usciti dal loro rifugio invernale.

L’immagine sopra è stata scattata a circa 1000 metri di quota, 15 giorni dopo la foto che troviamo sotto, scattata attorno ai 250 metri di altitudine.

Sotto gli individui sono già belli arzilli… da questa foto si vede anche che c’è del tenero tra questa femmina e questo maschio.

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

Le notti fredde contrastano con le giornate tiepide, la natura offre dei colpi d’occhio notevoli e alcuni abitanti del bosco gironzolano nel loro habitat, forse sorpresi di vedere degli estranei. 

Nelle tre foto sotto, volpe, capriolo e lepre:

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

Nelle giornate umide non è raro incontrare degli anfibi, come la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) nella foto sopra.

Sotto una natrice tassellata (Natrix tessellata) si affaccia sul lago... aspetterà ancora qualche settimana prima di tuffarcisi:

Primi incontri 2021

 

 

Anche gli insetti si attivano....chi svolazza e chi già di accoppia:

 

Primi incontri 2021

Sopra Gonepteryx rhamni, mentre sotto una coppia di Pyrrhocoris apterus:

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

La locusta Anacridium aegyptium, nella foto sopra, é ormai ben insediata nel nostro cantone, forse non desiderata da tutti, ma non antipatica quanto le zecche che già girano a febbraio:

Primi incontri 2021

 

 

I ramarri (Lacerta bilineata) sono un po’ più pigri che non le comuni lucertole, ma col caldo pure loro escono timidamente. Forse abituati ad essere mimetici nel verde della vegetazione, forse un po’ intontiti dal fresco, si lascino avvicinare piuttosto bene. Nella prima foto si vede la testolina di un giovane nato l’anno scorso, mentre gli altri sono degli adulti:

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

Questo sotto é un maschio, lo si capisce bene dalla sua stazza e dal rigonfiamento alla base della coda. Tra qualche settimana la sua gola diventerà molto più azzurra e brillante, segno che la stagione degli amori avrà preso inizio:

 

Primi incontri 2021

 

Poi nei miei giri ho osservato le prime uscite delle mie amate vipere… le prime ben mimetizzate nei rovi e nella vegetazione, sicuramente una strategia che le protegge dai predatori e dove il serpente sfrutta quel microclima che si forma tra l’intreccio dei rami. Non è sempre semplice vederle…ogni volta che ne scorgo una, mi dico che ne avrò sfiorate altre 10 senza essermi reso conto della loro presenza.

Fino ad oggi ho osservato solo dei maschi di Vipera aspis francisciredi:

 

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

Nelle foto sopra un magnifico maschio si spostava da un mucchio di pietre all'altro passando sopra le felci secche, totalmente allo scoperto. È rimasto immobile malgrado io fossi a meno di un metro da lui. Dopo alcune foto, ho continuato il mio giro, alcune ore dopo l'ho rivisto poco lontano raggomitolato contro una pietra e ben nascosto, come si vede nella foto sotto:

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

L'uscita dai rifugi invernali, come dicevo, oltre ad essere influenzato dalle temperature, dalle ore di giorno, é verosimilmente legato a un'orologio biologico che impone all'animale di attivarsi.

In uno dei miei giri mi sono seduto su di un sasso per riposarmi qualche minuto, quando mi sono rialzato, alle mie spalle noto una vipera che lentamente esce da sotto un grosso sasso, forse il posto in cui ha trascorso tutto l'inverno. Sorprendentemente il sasso non era ancora stato scaldato dal sole, dalla foto sopra si vede che é in ombra, come pure é ancora in ombra il serpente. Immagino che la vipera si stesse dirigendo proprio nella zona scaldata dal sole, come se sapesse che ogni giorno a quell'ora, in quel posto il sole arriva. Ho misurato la temperatura del serpente, poco più di 7°C come si vede nella foto sotto. Le pietre scaldate dal sole, li davanti, erano a 14°C, mentre quella dove ero seduto, ben esposta superava i 20°C.

Primi incontri 2021
Primi incontri 2021

I serpenti sanno sfruttare il microclima che si forma al suolo, tra la vegetazione, sotto alle pietre, ecc. quindi non é raro potere osservare i rettili che si termoregolano sul suolo libero da neve, a pochi centimetri di distanza da superfici ancora innevate. Ero comunque interessato a documentare personalmente la cosa con la Vipera aspis francisciredi...dopo alcune uscite, ho finalmente potuto osservare e fotografare il momento.

Malgrado questo, la foto e l'osservazione che mi ha dato maggiori soddisfazioni in questo inizio stagione é la seguente, due maschi che si scaldano a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro. Se quello in basso é molto visibile (dal vivo lo era meno...ho rischiato di non vederlo... ma forse é un problema mio), il secondo, poco più sopra é veramente difficile da individuare (la risoluzione della foto nel blog rende la cosa ancora più difficile).

Vedere questi animali, amalgamati alla perfezione nel loro ambiente, ha sempre un gran fascino su di me. Le foto non sono spettacolari, ma sono un'apertura nella loro intimità che questi animali mi hanno concesso. Una tolleranza di loro verso di me, purché io non oltrepassi la soglia del rispetto reciproco.

Primi incontri 2021

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2021. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

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19 gennaio 2021 2 19 /01 /gennaio /2021 15:32

Può capitare di osservare dei serpenti in inverno, a parte situazioni meteorologiche eccezionalmente calde, solitamente questi avvistamenti sono frutto di animali disturbati dal loro rifugio invernale, come per esempio stanati da roditori oppure da una catasta di legno che è stata smontata o situazioni del genere. Nelle giornate fredde ma soleggiate spesso ad esporsi sono serpenti con problemi di salute, che cercano in ogni modo a mantenere alto il loro metabolismo per lottare contro la patologia che li affligge.

Pochi anni fa è stata individuata una micosi che colpisce i rettili e si sta facendo una ricerca per capire la dinamica.

Per approfondire, lascio il link del KARCH:

KARCH LINK

 

Se vedete un serpente “fuori stagione”, fategli una foto e contattatemi oppure contattate il KARCH in modo che si possa valutare la situazione.

Grazie per la collaborazione.

 

Nella foto seguente una natrice tassellata (Natrix tassellata) osservata da alcuni giorni sulle rive del lago, io ho scattato le foto il 19 gennaio, come si può notare, la sua pelle presenta delle lesioni, segno che non gode di ottima salute.

 

 

Serpenti attivi in inverno?
Serpenti attivi in inverno?

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30 dicembre 2020 3 30 /12 /dicembre /2020 16:27

Non sono molto bravo per fare auguri e onestamente credo che auguri, buoni propositi e le riflessioni vadano fatti tutto l’anno, cosa che l’osservazione dei serpenti mi regala spesso.
Un anno vissuto male da molti di noi ci dovrebbe portare a riflettere sul nostro essere, sulla nostra cultura e sulla nostra civiltà. La pandemia ci ha riportato allo stato brado…noi popolo invincibile, auto-elevato a quasi onnipotente, ci ritroviamo nudi e fragili dinanzi alla natura, un virus, entità più insignificante di una formica, ci mette in ginocchio, sia con la morte di persone care e conoscenti che con un crollo del sistema sui cui è basata la nostra esistenza e sicurezza.
Siamo ridotti come il koala che brucia assieme all’Australia, come gli Yanomami che scompariranno assieme ai roghi dell’Amazonia… questo succede a noi e questo ci disorienta. Non basta firmare una petizione on-line per risolvere il problema e lavarci le mani.
Non ci rialzeremo tutti, alcuni si rialzeranno piegati, ma come entità biologica ci rialzeremo, sta a noi far sì che questo rialzamento sia positivo, proiettato al futuro, non quello di domani, ma quello di dopo dopo domani.
Perché la foto di questa vipere per illustrare questa ramanzina?
Primo per catturare l’attenzione, e principalmente perché questa viperetta che ho osservato a giugno, a 2200 metri di quota insegna parecchio.
Ora probabilmente è ben nascosta in un rifugio, sepolto da un paio di metri di neve, avvolta nel limbo dell’inconsapevolezza della durezza della sua vita.
Riuscirà a sfuggire al gelo? Se sì, in primavera inoltrata troverà sufficienti prede per campare? Nei rari momenti di bel tempo potrà scaldare il suo corpo al sole senza essere mangiata di un predatore?
Invidio l’inconsapevolezza di questi animali, che lottano costantemente per la loro vita, vita minacciata da mille insidie naturali, a cui si sommano quelle create dall’uomo. Invidio la libertà mentale di questi animali, tanto complessi quanto semplici, ma veri nel loro essere.
Non vedo l’ora che la neve si sciolga, che questa vipera “rinasca”, e che io possa tornare a sedermi accanto a lei, in silenzio, a testa vuota, godendoci i pochi minuti di sole che si stagliano tra un banco di nebbia e l’altro.

Pensieri....

 

 

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22 novembre 2020 7 22 /11 /novembre /2020 16:14

Prima di arrivare al breve monologo che ho avuto mentre osservavo una vipere, in una fresca mattina di fine novembre, devo fare una premessa:

girovagando in certi habitat e osservando gli spostamenti e certi comportamenti dei serpenti, elaboro delle teorie personali non per forza corrette. Nel caso specifico, questa primavera avevo potuto osservare un maschio di Vipera aspis francisciredi uscito da poco dal letargo sotto ad un grosso masso, tra le radici di una betulla. Il 19 novembre per curiosità sono andato in quel punto per vedere se vi erano presenti delle vipere esposte al sole, magari qualche piccolino o un animale in digestione. Sono rimasto sorpreso nell'osservare una femmina, molto magra. Gli ho scattato la seguente foto:

 

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Nell'inizio del pomeriggio del 22 novembre decido di fare due passi sempre in quel posto, malgrado la notte fredda, come lo mostrano le foto seguenti:

 

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...
Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...
Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...
Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Malgrado il freddo e il fatto che il sole non sia ancora arrivato a scaldare la zona, butto gli occhi senza grande convinzione sotto al masso e vedo la vipera. 

Qui sotto il filmato, qualità da telefono e dà un po' il mal di mare, ma inizialmente si vedono le foglie ghiacciate e alla fine si vede la vipera:

 

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

"Notte sotto lo zero, vegetazione e terreno ancora ricoperti di cristalli di ghiaccio, aria fresca, il sole arriverà tra 1 ora... lei è fuori.
Vipera aspis femmina molto magra, sicuramente al seguito delle privazioni imposte dalla gestazione che ha portato a termine, mettendo al mondo qualche piccolino in settembre.
Forse non sopravviverà all’inverno... piange il cuore... si vorrebbe agire come lo si fa con un uccellino dall’ala spezzata, come con un ricccio trovato in giardino in una fredda serata di autunno... che vengono raccolti e fatti campare, magari rimessi in sesto. 
L’etica personale si scontra con le leggi della natura, ai cui occhi l’etica ha ben poco valore..."

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

Ho resistito a voler "salvare" la vipera, la natura farà il suo corso e questi animali hanno mille risorse. Sono ripassato da lei due o tre ore dopo, si stava faticosamente facendo strada sotto ad una radice. Spero che riesca a raggiungere una zona riparata dal gelo e spero di rivederla in primavera!

Piccolo monologo con la vipera del 22 novembre...

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9 novembre 2020 1 09 /11 /novembre /2020 14:59

L’attività dei rettili è legata alle temperature esterne, quindi alle nostre latitudini, quando il freddo arriva, questi animali si rifugiano in nascondigli al riparo del gelo.

In base agli umori del tempo (sia quello meteorologico che quello che ho a disposizione), solitamente attorno al 25 ottobre faccio le mie ultime osservazioni di serpenti.

Ogni anno qualche serpente lo trovo ancora in giro anche dopo la metà di novembre, pure in dicembre, ma restano casi e situazioni particolari. Vi sono già stati nel passato degli anni in cui l’inverno caldo ha permesso di osservare dei serpenti attivi a dicembre o gennaio, ma restano casi sporadici.

Quest’anno le osservazioni di serpenti dopo la metà di ottobre sono stati più numerosi del solito, complici le temperature clementi delle giornate soleggiate e delle notti relativamente calde.

Di primo getto questo potrebbe sembrare positivo per un appassionato di rettili…bestiole attive qualche settimana in più all’anno. Riflettendo a come funziona un rettile, che ha bisogno di regolare la sua temperatura corporea tramite fattori esterni (tipicamente il sole da noi), questo prolungamento di temperature miti potrebbe rivelarsi pericoloso. Il motivo è semplice: se durante la bella stagione i rettili riescono a mantenere una temperatura corporea idonea a poter svolgere attività e funzioni vitali, con temperature calde, ma non abbastanza, la cosa si complica. Se ad un serpente servirebbe avere una temperatura corporea di 29 gradi  per poter digerire le prede, se col clima novembrino non riesce a raggiungere tale temperatura abbastanza a lungo, avrà difficoltà a digerire, quindi eviterà di mangiare. La temperatura che abbiamo in queste settimane resta comunque elevata, quindi le funzioni vitali dei rettili sono in funzione e bruciano energie, che avrebbero bisogno di un pasto per essere sostenute.

Dal momento che la temperatura ambientale cala e il serpente raggiunge il posto dove ha scelto di passare l’inverno, dove la temperatura del suo corpo resterà stabile attorno ai 5°C, cesserà di bruciare energia. Contrariamente a mammiferi che dopo il letargo escono dimagriti, i serpenti in primavera peseranno pressoché il medesimo peso che avevano all’inizio dell’inverno.

Bello vedere i serpenti attivi ora, ma è meno bello pensare che questa attività potrebbe portare loro alla perdita di risorse fisiche ed energetiche di cui avranno un gran bisogno in primavera.

Altro lato preoccupante è un repentino arrivo di gelate, che potrebbe creare non pochi problemi agli animali che non hanno raggiunto nascondigli abbastanza isolati dal gelo.

Vedremo… la natura ha molte risorse, ogni tanto una scrollata per far cadere i vulnerabili ha come risultato il rinforzo di chi si adatta e sopravvive.

Caldo novembre...

Nelle giornate autunnali pure le rane (Rana temporaria) si scaldano al sole, chi in modo spavaldo e chi ben mimetizzato nelle foglie secche.

Caldo novembre...

 

 

Le mantidi religiose (Mantis religiosa) si godono le ultime settimane di vita, e tra un pasto e l’altro, le femmine depongono le uova avvolte in ooteche, che si schiuderanno in primavera.

Caldo novembre...
Caldo novembre...
Caldo novembre...

 

 

Nelle foto seguenti un bel maschio di Vipera aspis atra dalla livrea melanotica, con bei labiali arancioni:

Caldo novembre...
Caldo novembre...

 

 

Un colubro liscio (Coronella austriaca) digerisce una preda tra i sassi:

Caldo novembre...
Caldo novembre...

 

 

Nelle immagini seguenti diversi individui di Vipera aspis franciscredi mimetizzati mentre di godono il sole di fine ottobre:

Caldo novembre...
Caldo novembre...
Caldo novembre...
Caldo novembre...

 

 

 

Nelle due immagini seguenti si intravvedono dei biacchi (Hierophis viridiflavus), pure loro fermi a scaldarsi:

Caldo novembre...
Caldo novembre...

 

 

Poi arriva novembre… il nocciolo in fiore l’8 novembre ad una quota di 1000 metri…

Caldo novembre...

Nella foto sotto una natrice dal collare (Natrix helvetica), di cui si vede un pezzetto di corpo, ben mimetizzata nei rovi:

Caldo novembre...

Nelle tre foto sotto, Vipera aspis francisciredi, la prima rannicchiata tra i rami secchi mentre le ultime due immagini ritraggono una giovane femmina osservata poco lontano dal nocciolo in fiore, sfruttandone le foglie secche come cuscino su cui mimetizzarsi:

Caldo novembre...
Caldo novembre...
Caldo novembre...

 

 

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